De Magistris porta Napoli verso il crac

De Magistris porta Napoli verso il crac
Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris
10 marzo 2018

Il comune di Napoli verso il crac. Nel bilancio dell’amministrazione dovranno essere inseriti almeno cento milioni di euro, rendendo sempre più rosse le casse di Palazzo San Giacomo. Si tratta di un debito ‘CR8’, ossia una serie di arretrati che l’amministrazione comunale dovrebbe versare per scadenze che riguardano il 1981 e la vecchia emergenza rifiuti. Un debito che, di fatto, mette a serio rischio la tenuta economica dell’amministrazione che potrebbe finire, addirittura, in default. A far saltare il tappo, la sentenza della Corte dei Conti che, bocciando uno dei due ricorsi presentati dal comune di Napoli, costringe la stessa amministrazione a mettere a bilancio, come detto, un debito di oltre cento milioni di euro. Luigi De Magistris, se la prende con i magistrati. – “Quando ci sono sentenze sbagliate, incomprensibili e ingiuste – ha detto l’ex pm – queste possono avere effetti sul territorio tali non da minare la coesione sociale ma da far emergere il conflitto sociale”. Un preciso messaggio, rivendicando il diritto di critica al verdetto delle sezioni unite a Roma per il quale, essendo rigettato un ricorso su una sentenza di condanna dei giudici contabili rispetto a conti del 2016, il Comune di Napoli deve onorare, in dettaglio, la multa da più di 100 milioni di euro oltre il pagamento di un debito da 81 milioni. A togliere le castagne dal fuoco dovrebbe essere Palazzo Chigi. L’incontro tra il premier, Paolo Gentiloni e De Magistris è fissato per giovedì 15 marzo. “Mi ha chiamato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con il quale mi sono intrattenuto in un cordiale colloquio telefonico. Non avevo dubbi che – ha sottolineato il primo cittadino – mi avrebbe richiamato vista la sua tradizionale correttezza istituzionale”.

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De Magistris, infatti, aveva tentato di contattare il premier, senza però riuscirci. Gentiloni “mi ha assicurato che sta seguendo personalmente la questione ed entrambi abbiamo auspicato che giovedì, a Palazzo Chigi, si possa chiudere definitivamente la questione con il via libera per l’eliminazione dell’intero pignoramento delle casse del Comune di Napoli”. Altri soldi degli italiani per saldare i debiti delle amministrazioni locali. Per i consiglieri dei Verdi, “il Governo nazionale ha il dovere di intervenire rapidamente per risolvere la vicenda che potrebbe portare al dissesto finanziario il comune di Napoli”. Intanto, alcune scritte con ingiurie nei confronti del sindaco sono apparse sui muri di villa Floridiana. Dall’assessorato comunale alla Sicurezza, fanno sapere che “la polizia locale sta effettuando i rilievi fotografici e le prime attivita’ in relazione all’episodio di grave intolleranza nei confronti del sindaco”. “Ancora una volta – prosegue l’amministrazione – dopo l’analogo episodio verificatosi qualche mese fa sui muri di via Verdi, angolo Palazzo San Giacomo, appaiono frasi oltraggiose e vigliacche che tra l’altro sembrano scritte dalle stesse mani”. Sul rischio default del comune, frattanto, il Movimento Cinque stelle trova pane per i suoi denti. “La decisione della Corte dei Conti per noi non è una decisione inaspettata – hanno detto i consiglieri pentastellati -. Già durante il Consiglio comunale per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio chiedemmo attraverso una pregiudiziale la riformulazione del provvedimento per la mancata tempestiva comunicazione al Consiglio della sussistenza di debiti fuori bilancio per parte dell’anno 2015 e di tutto il 2016, non riconosciuti nell’anno contabile di pertinenza. Inoltre – hanno specificato gli esponenti 5 stelle – anche i debiti del Consorzio Ricostruzione Otto (Cr8) e dell’U.T.A, per quanto deprecabili siano, sono stati gestiti malissimo facendo soltanto aumentare i debiti dovuti all’aumentare degli interessi perché anche in questo caso l’Amministrazione, invece di affrontare il problema, ha nascosto la testa sotto la sabbia e non ha voluto riconoscerli per tempo come chiedeva il Tribunale”. Tradotto in soldoni, secondo i consiglieri del M5s, il disavanzo che graverà per i prossimi 20 anni sulla testa dei napoletani “è di circa 1 miliardo e 600 milioni”. Cifra che farà saltare in aria Gentiloni, con l’aria che tira.

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