Del Bue: “Bonino dice di no ai socialisti ma accetta l’aiutino ex Dc”

Del Bue: “Bonino dice di no ai socialisti ma accetta l’aiutino ex Dc”
Mauro Del Bue, ex parlamentare e membro della segreteria nazionale del Psi
5 gennaio 2018

E’ iscritto ai Radicali Italiani “ma non mi riscriverò più per l’atteggiamento della Bonino nei confronti dei socialisti”. Mauro Del Bue non riesce a capacitarsi di questo accordo della lista +Europa con il Cd di Tabacci, dopo che la stessa Bonino ha respinto la proposta del Psi, di cui Del Bue è stato parlamentare e che tutt’ora ne è membro della segreteria nazionale. “Trasecolo”, continua a ripetere.

Onorevole Del Bue, cosa non condivide sull’intesa tra Emma Bonino e Bruno Tabacci?

“E’ un rapporto strano, dato che la Bonino ha sempre detto di non accettare le brioche. Parafrasando la Regina di Francia, in attesa di ghigliottina, ‘Se il popolo non ha pane, dategli le brioche’. E la Bonino ha accettato la brioche di Tabacci. In pratica, la Bonino non andrà a raccogliere le firme perché un’altra lista le dà la possibilità di non raccoglierle. Lei, invece, ha sempre detto, in merito alla presentazione della lista, che ne faceva una questione di diritto. Quindi, se non cambiava la legge elettorale sarebbe andata da sola. E ora, accetta l’aiutino di Tabacci che le presta ‘l’esenzione’ dalle firme. In sostanza, più che una questione di diritto è una questione di opportunità”.

Perché non si riscriverà ai Radicali

“Noi abbiamo proposto alla lista +Europa un accordo come socialisti e come Verdi, per fare un’unica lista di centro, diretta dalla Lorenzin, ma orchestrata da Casini e che mettesse insieme le culture laiche, socialiste, verdi e radicali. Ma, alla fine, la Bonino ha preferito andare da sola. E così si faranno due liste: una +Europa e l’altra Insieme con i simboli Psi, Verdi e Civici (cosiddetti prodiani).

Cosa ha fatto saltare l’accordo.

“Non l’ho ancora capito. L’unica motivazione che mi so dare è che io stesso e altri abbiamo mantenuto rapporti prima con Neri poi con Turco, quindi siamo stati catalogati in quell’area a loro ostile. Non ho altre spiegazioni. Anche per questioni di opportunità, non trovo spiegazioni, in quanto insieme avremmo avuto la possibilità di superare il 3%. Scusi se torno all’accordo con Tabacci, perché anche con noi la Bonino avrebbe avuto l’esenzione da firme. Non so se valga la pena ricordare che i socialisti, i verdi, i civici che abbiamo coinvolto nella lista ‘Insieme’ sono ispirati a una cultura laica e riformista che forse dovrebbe essere un poco più vicino alla storia radicale del Centro democratico tabacciano. Penso che il primo a saperlo dovrebbe essere Tabacci che da bravo ex democristiano non fatica a capire che è meglio un’unica lista più forte che due più deboli. Non dovrebbe essere difficile capirlo”.

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