Dell’Utri, anche telecamere nel ristorante dei Vip

24 aprile 2014

Non c’erano solo le microspie nel ristorante romano ‘Assunta madre’ dove e’ stato intercettato il colloquio tra il fratello del senatore Marcello dell’Utri e l’imprenditore Vincenzo Mancuso sul presunto piano di fuga all’estero del cofondatore di Forza Italia. Oltre alle cimici, c’erano anche le telecamere. E’ quanto rivela Panorama, aggiungendo particolari al caso intercettazioni nato proprio dopo che e’ stata resa pubblica la conversazione su Dell’Utri. Il settimanale, entrando piu’ nel dettaglio della notizia gia’ anticipata nel numero scorso, spiega che agli atti “esisterebbe un colloquio tra un imprenditore romano molto noto, il quale, a tavola con piu’ commensali, avrebbe detto di aver fatto pressioni su alcuni magistrati di Roma per scongiurare una serie di arresti.

Un ruolo di interdizione, a suo dire, condiviso anche con un alto funzionario del ministero dell’Interno e un professionista famigliare di una carica istituzionale. Questo colloquio, come altri registrati in otto mesi di intercettazioni all’Assunta madre, e’ ovviamente coperto dal segreto in attesa che la squadra mobile di Roma invii la propria relazione conclusiva alla procura di Roma. Le microspie, come noto, – ricorda l’anticipazione – erano state attivate per fare luce su una vicenda di riciclaggio in cui sarebbe coinvolto il titolare dell’Assunta Madre, Gianni Micalusi”. Panorama scrive che un componente del Csm avrebbe saputo gia’ qualche mese fa dell’esistenza delle cimici nel ristorante e avrebbe effettuato una sorta di passaparola a Palazzo dei marescialli.

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