Desirée, droga piaga dei giovani: uno su tre l’ha provata

Desirée, droga piaga dei giovani: uno su tre l’ha provata
26 ottobre 2018

La tragedia di Desirée che si è consumata in un edificio fatiscente nel quartiere San Lorenzo a Roma tra le sue tante sfacceture ha ridestato l’opinione pubblica su tema della diffusione delle droghe nel nostro paese. Questione per anni forse sopito e schiacciato da quelle che sembrano ai più come emergenze sociali più pressanti. Eppure un ultimo grido di allarme (inascoltato) era venuto pochi giorni fa (il 1 ottobre) dallo stesso Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri.

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Nella corposa Relazione 2018 al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze consegnato, infatti, è emersa una fotografia preoccupante del fenomeno nel nostro paese che interessa sempre più anche le fasce giovanili della popolazione. Un mercato di morte che ormai, si calcola, ha raggiunto il ragguardevole livello di un punto del Pil nazionale. Un terzo della popolazione fra i 15 ed i 64 anni, per lo più uomini, secondo lo studio, ha sperimentato sostanze psicoattive illegali almeno una volta nel corso della propria vita e uno su dieci (circa 4 milioni) lo ha fatto nel corso del 2017. La sostanza più utilizzata è la cannabis il cui trend è in crescita, soprattutto tra gli studenti (il 34% l`ha provata almeno una volta). Ma la più remunerativa per il mercato illegale (giro d`affari di 14,4 mld), si sottolinea, è la cocaina che rappresenta il 40% del totale. Cresce anche il consumo “ad alto rischio” come salgono però anche i sequestri (+60% nel 2017 rispetto al 2016).

Altro dato preoccupante, quello dei decessi che risultano in aumento: nel 2017 quelli direttamente attribuibili all`uso di sostanze stupefacenti, sono stati 294, – rileva il Rapporto del dal Dipartimento politiche antidroga del governo – con un aumento di quasi il 10% rispetto al 2016. Roma, 26 ott. (askanews) – Per quanto riguarda, in particolare, il mondo giovanile, il 34% degli studenti italiani (circa 880.000) sostiene di aver provato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita e il 26% lo ha fatto nel corso del 2017. I ragazzi utilizzatori sono il doppio rispetto alle ragazze, ad eccezione della cannabis per la quale il rapporto maschi/femmine è di 1,5. Il 4% degli studenti utilizza sostanze psicoattive frequentemente (20 o più volte al mese nel caso della cannabis e/o 10 o più volte al mese per le altre sostanze). La cannabis è la sostanza più diffusa (utilizzata dal 34% degli studenti), seguita da spice (12%), altre NPS (4%) e cocaina (3,4%).

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L`1,6% degli studenti ha fatto uso di sostanze senza sapere cosa fossero, lo 0,4% ha utilizzato sostanze per via iniettiva. Le stime condotte nel 2017 confermano un sensibile cambiamento nella composizione dei modelli di consumo delle sostanze psicoattive, a favore di un aumento di quelli più pericolosi per gli utilizzatori: aumentano infatti sia le frequenze d`uso che il poli-uso di tutte le sostanze, oltre che il cosiddetto uso problematico di cannabis. Si stimano oltre 200.000 utilizzatori ad alto rischio di oppiacei, 100.000 di cocaina e quasi 1.400.000 di cannabis. Sempre la Relazione fornisce anche i dati sui ricoveri direttamente droga-correlati nel 2016 (ultimo dato disponibile): sono stati 6.575 con un trend in costante aumento dal 2013. Infine nel 2017, i decessi direttamente attribuibili all`uso di sostanze stupefacenti sono stati 294, con un aumento di quasi il 10% rispetto al 2016. In oltre il 50% dei casi, la sostanza correlata al decesso è stata l`eroina.

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