Detenuto aggredisce agente all’Ucciardone. M5S: “Sicurezza carente”

23 agosto 2014

Ennesima aggressione nelle carceri siciliane. Un detenuto del reparto di massima sicurezza dell’Ucciardone di Palermo ha ferito con un’arma da taglio rudimentale un poliziotto, che ha riportato una profonda ferita al braccio. L’agente penitenziario immediatamente medicato all’ospedale se la caverà con 10 giorni di prognosi. Sull’episodio intervengono le deputate palermitane alla Camera del Movimento 5 Stelle, Chiara Di Benedetto, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, secondo le quali si tratta di ”un’aggressione per nulla casuale ‘figlia’ della carenza di sicurezza e personale”.

Secondo le parlamentari pentastellate il rischio è che diventino “sistematici”, se “le condizioni del carcere rimarranno quelle che sono attualmente, specie nella sezione nove, dove i veri carcerati sembrano gli agenti, che hanno a disposizione per muoversi spazi angusti. Abbiamo visto con i nostri occhi, nel corso di una recente ispezione – spiegano -, lo stato in cui operano: pochissimi metri quadrati, non più di otto-nove, circondati su tutti i lati da grate e a strettissimo contatto con i carcerati”. Alla direzione del carcere le deputate hanno chiesto gli elenchi del personale e i carichi di lavoro, per meglio fotografare la situazione, ma ancora “non abbiamo ricevuto risposta” concludono.

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