Direzione investigativa antimafia, sequestrati oltre 30 milioni di euro a cinque famiglie sinti

Direzione investigativa antimafia, sequestrati oltre 30 milioni di euro a cinque famiglie sinti
9 febbraio 2017

Ville di lusso, alcune con piscina e campo di calcetto, terreni agricoli, ditte individuali, società, veicoli e conti correnti. Questo l’elenco dei beni sequestrati, in provincia di Roma, a un gruppo di cinque famiglie di etnia sinti, legate da stretti vincoli familiari e con numerosi precedenti penali a seguito delle indagini della Direzione investigativa antimafia di Roma e del Comando provinciale carabinieri di Roma, con l’ausilio della Guardia di finanza.

TRE CEPPI Le operazioni sono state eseguite nel territorio di Ladispoli e Cerveteri. Il gruppo aveva dato vita a un’associazione per delinquere attiva nel Lazio e in note località turistiche sul territorio nazionale e all’estero. Si tratta di tre ceppi familiari, i cui capifamiglia risultano tutti sconosciuti al fisco, che si sono successivamente fusi in un unico gruppo familiare stanziatosi a Cerveteri dagli anni ’80. L’operazione scaturisce da un’attività investigativa avviata nel 2016 dalla Dia di Roma per individuare infiltrazioni della criminalità organizzata nell’hinterland capitolino che ha consentito di accertare, oltre alla pericolosità dei soggetti, anche le evidenti discrepanze tra il patrimonio posseduto e i redditi dichiarati. Il valore dei beni sottoposti a sequestro ammonta a oltre 30 milioni di euro.

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