Disordini no Tav, individuate decine responsabili. Salvini, sostengo Forze ordine

Disordini no Tav, individuate decine responsabili. Salvini, sostengo Forze ordine
22 luglio 2018

Decine le persone individuate dalla polizia come responsabili dei disordini che da due giorni si susseguono contro il cantiere della Tav di Chiomonte: lo rende noto la questura di Torino, sottolineando che i manifestanti hanno lanciato petardi e pietre contro le forze dell’ordine.

“Nel corso delle due manifestazioni non autorizzate che si sono svolte il 21 e il 22 luglio 2018, nell’ambito del “Campeggio di Lotta Popolare contro l’Alta Velocità in Valle di Susa”, in entrambe le circostanze gruppi di persone hanno dato luogo a ripetuti attacchi all`area di interesse strategico nazionale del Cantiere Tav di Chiomonte, con esplosione di grossi petardi, lancio di artifizi pirotecnici e getto di pietre ed altri corpi contundenti, all`indirizzo delle Forze di polizia che erano dispiegate a protezione dell`area interdetta con ordinanza prefettizia”, spiega la questura, sottolineando che “per contenere e respingere le aggressioni, sono stati lanciati alcuni lacrimogeni”.

Le indagini subito avviate dalla polizia hanno permesso di riconoscere – rende noto sempre la questura di Torino – nella prima serata, una decina, e nella seconda occasione, una quindicina, di persone, che saranno denunciate all`autorità giudiziaria per l`accertamento delle rispettive responsabilità penali. E “gli ulteriori controlli della Digos hanno condotto all`individuazione di decine di persone a bordo di numerose auto, in prevalenza appartenenti all`area del centro sociale Askatasuna e molte provenienti da fuori provincia ed in particolare da Modena, Pisa, Bologna e Rovigo”. Anche per queste persone sono scattati gli accertamenti per la verifica di eventuali responsabilità penali. I controlli proseguono anche oggi e hanno portato all`identificazione di altre sei persone, provenienti da Catania.

“Proprio stamattina ho ringraziato le Forze dell’Ordine per tutto il lavoro svolto negli ultimi giorni (429 arresti tra cui 161 immigrati e 1451 denunce, tra cui 611 immigrati), impegnandomi a rendere sempre piu’ sicuro ed efficace il loro lavoro, ad esempio dotandoli di pistole elettriche e lavorando per mezzi e stipendi piu’ adeguati. Il sostegno alle divise lo esprimo, da Ministro, coi fatti; a qualche parlamentare di opposizione lascio volentieri le parole”. Cosi’ il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini sulle polemiche relative ai disordini in Val di Susa, nei pressi del cantiere dell’alta velocita’.

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