Dl banche, governo ottiene fiducia al Senato con 157 sì. Dai profili rischio a rimborsi

Dl banche, governo ottiene fiducia al Senato con 157 sì. Dai profili rischio a rimborsi
8 febbraio 2017

Varato dal governo sull’onda del fallimento sul mercato dell’aumento di capitale per Mps, il decreto banche ha compiuto il suo primo giro di boa in Senato, con la prima questione di fiducia posta dal governo Gentiloni, passata con 157 voti favorevoli. Il decreto sancisce, tra l’altro, la ‘ricapitalizzazione precauzionale’ del Monte dei Pashi con l’entrata temporanea dello Stato che ha stanziato 20 miliardi di euro nel 2017 per fronteggiare le crisi bancarie. Il provvedimento passa subito alla Camera dove in Aula è già calendarizzato per lunedì prossimo per essere convertito in legge entro il 21 febbraio, pena la decadenza. Un testo il cui esame ha visto un acceso confronto in Parlamento che si è infiammato anche sulla scia delle polemiche sulla commissione d’inchiesta sulle banche il cui esito resta legato alle sorti della legislatura. E’ rimasta fuori dal testo la black list chiesta da M5S e Fi, che puntava a rendere pubblici i nomi dei grandi debitori insolventi degli istituti salvate dallo Stato.

GOLF RYDER CUP La maggioranza ha bocciato gli emendamenti sui ‘Cento nomi’ e ha invece approvato una norma che prevede che il Mef faccia una relazione ogni 4 mesi alle Camere sugli interventi statali e sui profili di rischio e sul merito di credito dei soggetti nei cui confronti l’emittente vanta crediti, classificati in sofferenza, per un ammontare pari o superiore all’1% del patrimonio. Nulla di fatto sul balletto delle Popolari iniziato già durante la scorsa stabilità che mirava ad alzare la soglia di attivi oltre la quale scatta l’obbligo di trasformarsi in Spa: dopo le aperture della prima ora l’esecutivo ha deciso di soprassedere in attesa della sentenza della Consulta. E stop in extremis ad un emendamento che concedeva la garanzia pubblica per un ammontare fino a 97 milioni di euro, per la competizione di Golf, Ryder Cup, che verrà ospitata nel 2022 in Italia. Arriva invece un tetto allo stipendio dei membri del consiglio di amministrazione e dei manager in caso di messa in campo di soldi pubblici che si aggiunge alla previsione contenuta nel decreto originario della ‘revoca o sostituzione dei consiglieri esecutivi e del direttore generale’.

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LE 4 BANCHE Le due condizioni non saranno comunque obbligatorie ma solo una scelta da parte del Mef. Il decreto prevede la possibilità di concessione della garanzia dello Stato sulle passività delle banche aventi sede legale in Italia, garanzia che può essere concessa anche a favore di una banca con patrimonio netto positivo e che abbia però urgente bisogno di liquidità e a favore di una banca in risoluzione (come Banca Etruria, CariFerrara, Banca Marche, CariChieti) o di un ente-ponte (le good bank nate dalla risoluzione). La garanzia dello Stato è onerosa, incondizionata, irrevocabile e a prima richiesta e copre il capitale e gli interessi. La Banca è tenuta a presentare un piano di ristrutturazione per confermare la redditività e la capacità di raccolta a lungo termine sulle proprie gambe. Il 19 gennaio il Tesoro aveva notificato a Mps la garanzia dello Stato per l’accesso alla liquidità ed emanato i decreti di concessione della garanzia a Banca Marche, Carife e Banca Etruria. Lo stesso giorno il Mef riferiva che la commissione Ue aveva dato il via libera allo schema sulla garanzia per Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca.

Queste le principali modifiche.

PROROGATE AL 31 MAGGIO DOMANDE RISTORO RISPARMIATORI 4 BANCHE.
Si riaprono i termini fino al 31 maggio per i risparmiatori delle quattro banche che vogliano chiedere il rimborso forfettario.

NORME ANTI-SPECULATORI IN RIMBORSI BOND SUBORDINATI Si tira una linea il 1 gennaio 2016, data di entrata in vigore delle norme sul bail-in. Dopo si considera acquisita la piena conoscenza della rischiosità degli investimenti in strumenti come le obbligazioni subordinate, escludendo quindi chi compra questi prodotti da qualunque rivendicazione legata al misselling. Poi si stabilisce che il valore per la conversione di bond subordinati non possa superare quello pagato per il loro acquisto.

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IN RICAPITALIZZAZIONI AZIONI ALLO STATO CON SCONTO 25% Vemgono determinti due livelli di sconto sul valore delle azioni. Uno per gli obbligazionisti subordinati i cui titoli vengono convertiti in azioni e uno per il Tesoro. Gli sconti, uniti alla diluizione legata all’intervento pubblico, garantiscono la penalizzazione per gli azionisti esistenti.
In estrema sintesi gli obbligazionisti subordinati riceverranno un numero di azioni calcolate con uno sconto del 15% rispetto al valore determinato dall’art.18 per gli azionisti esistenti mentre il Tesoro sottoscriverà le azioni con un ulteriore sconto del 25% rispetto ai subordinati.

FISSATO SISTEMA CALCOLO VALORE AZIONI BANCHE Per le banche non quotate il valore delle azioni sia calcolato sulla base del patrimonio, delle prospettive reddituali, del rapporto tra valori contabili e di mercato degli istituti quotati e dell’impatto delle operazioni di cessione di attivi. Per le banche quotate il valore delle azioni sarà invece fissato sulla base delle quotazioni dei trenta giorni precedenti all’emissione del decreto. Nel caso particolare in cui la banca sia quotata ma il titolo sia stato sospeso dalle contrattazioni per più di 15 giorni (come per Mps) il valore delle azioni sarà il minore tra i due.

RELAZIONE MEF OGNI 4 MESI ALLE CAMERE. Il Tesoro dovrà fare una relazione quadrimestrale in Parlamento sulle istanze presentate e gli ‘interventi’ pubblici ‘effettuati’ indicando anche ‘l’ammontare delle risorse erogate e le finalità di spesa’. Nella relazione dovranno essere indicate anche le informazioni relative ‘ai profili di rischio e al merito di credito, riferite alla data nella quale sono stati concessi i finanziamenti, dei soggetti nei cui confronti l’Emittente vanta crediti, classificati in sofferenza, per un ammontare pari o superiore all’1% del totale patrimonio’.

AMPLIATA PLATEA PER RIMBORSI BOND 4 BANCHE Si amplia la platea di coloro che possono richiedere il rimborso forfettario per i titoli subordinati delle quattro banche regionali salvate. la norma prevede che possono fare domanda per i rimborsi anche il convivente more uxorio e i parenti entro il secondo grado, oltre al coniuge ed i parenti di primo grado. L’emendamento prevede anche che il valore di acquisto dei bond subordinati delle quattro banche salvate non entri nel calcolo del limite patrimoniale di 100.000 euro per accedere ai rimborsi.

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PROCEDURE RIMBORSI BOND GRATUITE La gestione delle istanze di rimborso dovrà essere gratuita per i risparmiatori. ‘Il servizio di assistenza agli investitori nella compilazione e nella presentazione dell’istanza di erogazione dell’indennizzo forfettario è gratuito’ stabilisce un emendamento approvato al Senato, e le banche ‘non possono richiedere, all’investitore che faccia domanda di presentazione dell’istanza, il pagamento o l’addebito di oneri o commissioni, sotto qualsiasi forma’.

OK A NORME SU EDUCAZIONE FINANZIARIA Via libera alla ‘strategia nazionale per l’educazione finanziaria assicurativa e previdenziale’. La norma prevede che il governo trasmetta al Parlamento entro sei mesi le linee guida della strategia che sarà coordinata da un Comitato che resterà in carica per tre anni.

DTA VARRANNO COME CREDITI D’IMPOSTA ANCHE PER LE BCC Anche le BCC potranno trasformare le imposte differite derivanti da rettifiche su crediti deteriorati, operate fino alla fine del 2015, in crediti d’imposta. Modificati anche i termini per i versamenti del canone che le banche sono tenute a pagare per poter trasformare le Dta in crediti d’imposta.

SALVI SPORTELLI BCC BOLZANO SE PROVINCE LIMITROFE. La riforma del credito cooperativo ha previsto la possibilità per le province autonome di Trento e di Bolzano di costituire autonomi gruppi bancari purché abbiano sede e siano operanti esclusivamente nella medesima provincia autonoma; con un piccolo ritocco la commissione Finanze ha inserito nel decreto la possibilità per le Bcc di Bolzano, di salvare gli sportelli

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