Donna indigena si candida alla presidenza del Messico

21 giugno 2017

Maria de Jesus Patricio ha le idee chiare su quale sarà il primo obiettivo se verrà eletta presidente del Messico: estirpare il cancro del capitalismo e della corruzione. Di professione guaritrice, 53 anni, è appena stata nominata dal consiglio nazionale autoctono e zapatista candidata alle prossime presidenziali. Dal suo piccolo villaggio fra le montagne dello Stato di Jalisco, sogna di diventare la prima donna indigena a guidare il Paese, soffocato dalla guerra alla droga, la violenza, la povertà. “È come un cancro che si espande piano piano. Anche se non è più silenzioso, la gente vede e sente, continua a espandersi. Quindi, se vogliamo estirparlo alle radici abbiamo bisogno di coinvolgere tutti: i popoli indigeni, la gente di città, le organizzazioni e i media”. Le elezioni del 2018 saranno le prime in cui una persona non appartenente a nessun partito, potrà candidarsi, grazie a una riforma costituzionale che ha aperto le porte agli indipendenti.

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