Donne arabe in pista per provare il brivido della velocità

30 agosto 2018

Indossa un casco argentato sui fluenti capelli sciolti e una tuta nera. Poi apre lo sportello e si siede alla guida, pronta per partire. Rana Almimoni, amante delle auto e delle moto, come molte altre donne arabe, fino a qualche tempo fa poteva solo sognare il brivido dell’adrenalina, ma ora che è caduto il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita, può cimentarsi su un vero e proprio circuito a Riad, come i veri piloti.

É spericolata e non teme la velocità, anzi, si diverte con le frenate e le derapate. “Io sono attratta dalle auto sportive e veloci – dice – ma naturalmente oltre alla velocità per me prima di tutto è importante la sicurezza”. Trent’anni, bella e alla moda, Rana vuole smentire il pregiudizio secondo cui alle donne piacciono solo auto eleganti e colorate, magari rosa. “Io adoro la velocità, la amo, la mia auto dei sogni? Ha oltre 500 cavalli di potenza, solo quello per me conta”.

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Come lei, in molte attendevano la svolta del governo che lo scorso giugno le ha permesso di ottenere la patente; ora può dedicarsi alla sua passione, le corse. “Ci aspettiamo un aumento del numero di donne nel circuito di allenamento – spiega il general manager del Dirab Park di Riad, Faisal bin Sultan al-Sudairy – in passato abbiamo avuto molte richieste di partecipazione alle gare e grazie a Dio adesso anche le donne possono finalmente competere nelle corse automobilistiche”.

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