La possibilita’ per i cittadini di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige di acquisire anche la cittadinanza austriaca “fa parte del pacchetto del nuovo governo”. Lo ha ricordato il ministro degli Esteri austriaco, Karin Kneissl, al termine dell’incontro alla Farnesina con il capo della diplomazia italiana, Angelino Alfano. “C’e’ ancora un lungo processo giuridico che deve essere percorso”, ha proseguito la Kneissl, sottolineando l’intenzione di Viennadi creare “un gruppo interministeriale in Austria che trattera’ questo tema. Ogni misura che si fara’, si fara’ sempre tenendo conto di tutti gli interlocutori”. E si è già a lavoro. Il governo austriaco istituira’ un “gruppo interministeriale” che si occupera’ proprio della concessione della doppia cittadinanza agli altoatesini, ma servira’ “un lungo processo giuridico”. La Kneissl ha ribadito che l’iniziativa fa parte del programma del nuovo esecutivo di Vienna: “per l’Alto Adige – ha spiegato – si e’ pensato che chi fa parte del gruppo di lingua italiana e tedesca possa avere la cittadinanza austriaca oltre a quella italiana”. Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che oggi ha incontrato il suo omologo Kneissl alla Farnesina, ha sottolineato di aver “molto apprezzato le parole del premier Sebastian Kurz e della collega Kneissl sul fatto che siamo paesi che discutono, ma che non prendono iniziative unilaterali”.
“La posizione italiana sulla doppia cittadinanza e’ quella storica – ha detto Alfano -: il pieno riconoscimento dell’accordo De Gasperi-Gruber, un accordo di successo”. Alfano ha definito l’incontro “molto positivo, schietto, franco, costruttivo”. Sono stati affrontati gli argomenti piu’ importanti “tra paesi amici”, ha aggiunto il ministro ricordando il tunnel di base del Brennero che una volta ultimato nel 2026 sara’ la galleria ferroviaria piu’ lunga del mondo. Da parte sua la ministra austriaca ha detto che l’atmosfera del colloquio e’ stata “amichevole e costruttiva” ed ha ricordato che alla conferenza sull’antisemitismo che l’Italia organizzera’ a Roma il 29 gennaio nell’ambito della presidenza di turno dell’Osce ci sara’ il terzo incontro con il collega italiano, dopo quello a Vienna e quello odierno: “Una diplomazia delle visite”, ha notato, che si intensifica.
