Edilizia in Sicilia, -18% occupazione 2014. Il ministro Lupi a Catania

Edilizia in Sicilia, -18% occupazione 2014. Il ministro Lupi a Catania
4 dicembre 2014

lupi trasporti

Nel 2014 in Sicilia, secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia, l’occupazione nel settore edile (diretta e dell’indotto) è scesa ulteriormente del 18% (primo trimestre) dopo il -9,6% del 2013. Il numero delle imprese attive si è ridotto del 2% (da 45.335 a 43.950); il numero di ore lavorate si è contratto del 9,8%; il credito bancario alle imprese del comparto ha avuto una flessione del 4,3%. In questo scenario lo scorso 27 novembre i lavoratori edili dell’Isola sono scesi in piazza mentre, per la prima volta in assoluto, i 40mila liberi professionisti siciliani hanno organizzato una serrata dei loro studi per protestare contro il calo del loro reddito pari al 40% dovuto al blocco degli investimenti pubblici e privati nelle costruzioni e contro il mancato pagamento dei crediti da parte delle pubbliche amministrazioni.

Da parte sua l’Ance Sicilia ha convocato per il prossimo 10 dicembre presso la propria sede a Palermo, la Consulta regionale delle costruzioni, che riunisce 19 sigle fra associazioni datoriali, sindacati, ordini e associazioni professionali. La piattaforma rivendicativa, denominata ”Sblocca Edilizia Sicilia”, che sarà approvata dalla Consulta regionale, sarà quindi oggetto dell’incontro, chiesto e ottenuto dall’Ance Sicilia, con il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi (foto), il prossimo 12 dicembre a Catania, cui parteciperanno l’intero sistema Ance Sicilia e la Consulta regionale delle costruzioni.

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La Consulta regionale delle costruzioni (di cui fanno parte Ance Sicilia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Anaepa Confartigianato, Claai, Aniem, Legacoop, Confcooperative, Unci Sicilia, Agci Sicilia, Creda, Fillea-Cgil, Filca-Cisl, Feneal-Uil, Consulta regionale degli Ingegneri, Consulta regionale degli Architetti, Associazione regionale Liberi professionisti Architetti e Ingegneri, Comitato Professionisti liberi, Oice Sicilia) sollecita ai Governi nazionale e regionale e all’Ars l’adozione di “provvedimenti urgenti” capaci di invertire la tendenza negativa del comparto per il quale anche nel 2015 si prevedono numeri in ribasso a doppia cifra tali da preannunciare “il tracollo definitivo di tutte le attività ancora esistenti”. Tra le richieste “prioritarie e irrinunciabili” della piattaforma ”Sblocca Edilizia Sicilia” ci sono “l’immediato pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni; l’avvio delle opere bloccate; l’utilizzo rapido e completo di tutte le risorse europee disponibili della precedente e della nuova programmazione 2014-2020; l’allentamento del Patto di stabilità escludendo dai vincoli gli investimenti in infrastrutture e in manutenzione del territorio ed il loro cofinanziamento; e la semplificazione normativa e il recepimento dinamico delle leggi nazionali”.

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