È partita una campagna per influenzare le elezioni di metà mandato negli Stati Uniti su Facebook e Instagram. Lo denuncia Facebook, che ha annunciato di aver identificato una campagna politica coordinata, volta a influenzare l’opinione pubblica in vista del voto, in programma il prossimo novembre. Il social network ha dichiarato di aver individuato decine di account e pagine falsi. Il social network ne ha parlato in settimana al Congresso: ai parlamentari, ha dichiarato di non essere in grado di legare la campagna politica alla Russia.
Secondo due fonti del New York Times, Facebook avrebbe comunque detto ai parlamentari che la Russia potrebbe essere coinvolta, come già successo per le elezioni presidenziali del 2016 (secondo l’intelligence statunitense). In un comunicato, Facebook ha scritto: “Siamo ancora nelle prime fasi delle nostre indagini e non abbiamo tutti i fatti, per esempio non sappiamo chi possa esserci dietro a questo. Ma stiamo condividendo quello che sappiamo”. La società sta collaborando con l’Fbi.
Come per il 2016, l’obiettivo della campagna sembra essere quello di affrontare temi che dividono la popolazione, per creare sempre più contrasti. Per esempio, sono state scoperte attività coordinate sia a sostegno dei suprematisti bianchi, sia a favore dell’abolizione dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice), l’agenzia federale che si occupa dei controlli al confine, sostenuta dalla sinistra.
