Embraco azzera produzione, 497 esuberi

Embraco azzera produzione, 497 esuberi
15 gennaio 2018

“Embraco ha dichiarato di voler azzerare la produzione in Italia nel 2018”. Cosi’ Fiom e Uilm di Torino al termine dell’incontro svoltosi oggi presso l’Unione industriale di Torino sulla vertenza dello stabilimento Embraco di Riva di Chieri, dove la settimana scorsa sono stati dichiarati 497 esuberi su 537 lavoratori. “L’azienda- riferiscono i sindacati – ha anzi sottolineato che, nonostante le proposte formulate dal Mise e i volumi dichiarati a fine 2017, al momento non c’e’ l’intenzione di mantenere, nemmeno parzialmente, in attivita’ lo stabilimento di Riva di Chieri”. Il 18 gennaio l’azienda incontrera’ il ministero del Lavoro per valutare la possibilita’ di accedere agli ammortizzatori sociali a fronte della presentazione di un piano di risanamento sul quale, “dall’incontro di oggi, non sono emersi dettagli”. Azienda e sindacati si sono aggiornati al 24 gennaio all’Unione industriale di Torino. “L’azienda – si dice ancora nella nota dei sindacati – ha inoltre comunicato che non intende presentare alcuna ‘wish list’ al Governo e che la decisione di dismettere la produzione in Italia e’ strategica”. “L’azienda continua nella sua posizione intransigente – dicono il segretario generale della Uilm Dario Basso e il responsabile Embraco del sindacato Vito Benevento – e nonostante la nostra disponibilita’ a percorrere tutte le strade per salvaguardare l’occupazione, scarta a priori la possibilita’ di mantenere anche solo una parte della produzione nel sito di Riva di Chieri. Purtroppo, di solito, le disponibilita’ corrispondono a delle aperture. In questo caso registriamo che l’azienda aveva sicuramente un piano prestabilito di dismissione della produzione. Utilizzeremo tutti i 75 giorni a nostra disposizione – spiegano – per far recedere l’azienda da questa decisione”. Per Lino La Mendola della segreteria Fiom e Ugo Bolognesi, responsabile Embraco per la Fiom, “l’azienda ha riconfermato la sua indisponibilita’ di continuare l’attivita’ produttiva nemmeno nei volumi da lei stessa piu’ volte dichiarati nei precedenti incontri, sia in sede regionale che in sede ministeriale. Ribadiamo la nostra disponibilita’ a discutere di tutti gli strumenti utili alla rioccupazione dei lavoratori, ma riteniamo prioritario l’impegno di Whirpool Embraco a continuare a produrre nel sito di Chieri. Crediamo – concludono- che il Governo debba svolgere un ruolo ancora piu’ incisivo rispetto a quello avuto finora”.

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