Enac, serve piano. Renzi faccia aeroporti

27 giugno 2014

Il matrimonio tra Alitalia ed Etihad è stato appena annunciato e molti nodi restano ancora da sciogliere come quello degli oltre 2mila esuberi dichiarati. Ma non è l’unica patata bollente per il governo Renzi che deve affrontare anche il tema delle infrastrutture aeroportuali nazionali di cui si è parlato a Palermo a un convegno organizzato da Enac ed Enav, in collaborazione con diversi operatori del settore. Vito Riggio, presidente di Enac. “Abbiamo bisogno – ha spiegato – di immissione di forti capitali che gli enti locali non sono più in grado di mettere in campo e anche di una forte efficienza e specializzazione e integrazione degli aeroporti”.

I livelli alti di tassazione stanno penalizzando, secondo l’Enac, non solo le compagnia ma anche gli aeroporti. Per questo, spiega Riggio, sarebbe necessaria la presenza di un “playmaker forte” che investa denaro e competenze facendo da collettore per le diverse realtà territoriali.”Ci vuole un soggetto industriale – ha continuato Riggio – com’ è successo tra Firenze e Pisa perché la capacità dei singoli territori di mettersi insieme è molto ridotto e molto intercettata da esigenze di tipo localistico”.Andranno applicate rigorosamente le regole finanziarie – ha concluso il presidente dell’Enac – per cui se uno non sta in piedi, come chiudiamo le compagnie, proporremo la revoca agli aeroporti.

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