Ennesima strage migranti, governo incapace

13 maggio 2014

“Per quanto tempo ancora assisteremo a stragi di migranti nel canale di Sicilia? Quanto tempo ancora servirà al governo italiano per chiedere la revisione del regolamento di Dublino, firmato dall’attuale ministro dell’Interno, che costringe esclusivamente gli Stati di primo approdo a farsi carico dei migranti? Per quanto tempo ancora l’Italia da sola potrà sostenere economicamente un impegno così oneroso come l’operazione Mare Nostrum, non sufficiente a contrastare i mercanti di morte e prevenire autentiche tragedie?”. A porre questi interrogativi è l’eurodeputato di Forza Italia, Salvatore Iacolino, secondo cui “il barcone affondato tra la Libia e Lampedusa, 17 morti che si aggiungono alla lunga sequenza di vite spezzate in mare, è il ritratto di un’Europa egoista e di un governo nazionale incapace”.
“Anziché pensare a questioni monetarie – euro sì euro no – gli Stati membri diano vita finalmente ad un’Europa dei popoli che, a partire dalle politiche migratorie, dimostri una reale condivisione delle responsabilità e degli oneri”, sottolinea Iacolino. “L’operazione Mare Nostrum, che costa all’Italia 9,3 milioni di euro al mese, – aggiunge – deve necessariamente essere estesa a tutti gli altri Stati dell’Ue. Serve un’azione corale per affrontare un vero e proprio dramma umanitario. Non ci si può girare dall’altra parte e far finta di non vedere. Basta! In gioco c’è la credibilità delle istituzioni europee, già al minimo storico, se è vero come è vero che un elettore su due non andrà a votare il 25 maggio”.
“La linea di Forza Italia – conclude Iacolino – è rappresentata dalla risoluzione votata dal Parlamento europeo lo scorso 23 ottobre, della quale sono stato relatore, che garantisce un approccio comune e condiviso all’emergenza migrazone: rimpatrio immediato, nel rispetto dei diritti della persona, dei
migranti economici senza contratto di lavoro; accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo in tempi ridotti; accordi di cooperazione con i Paesi terzi; trasferimento dei migranti in tutti gli Stati dell’Unione europea per consolidare una politica solidale e responsabile che sappia affrontare la sfida migratoria”.

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