Ennesima tragedia del mare, recuperati 22 cadaveri su barcone di migranti a largo della Libia

Ennesima tragedia del mare, recuperati 22 cadaveri su barcone di migranti a largo della Libia
21 luglio 2016

I corpi di 22 persone sono stati recuperati su un barcone di migranti al largo del Mar Mediterraneo. Lo ha annunciato l’organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere (Msf). Ventuno donne e un uomo sono stati ritrovati “in una pozza di carburante e acqua” sul fondo del barcone, al largo delle coste della Libia. Erano lì “da ore”, ha denunciato l’organizzazione umanitaria. A bordo c’erano più di duecento superstiti – tra i quali cinquanta bambini – che sono stati trasferiti su un’altra imbarcazione, sicura, di Msf. “Non è ancora completamente chiaro che cosa sia accaduto – ha spiegato alla Bbc un responsabile di Msf – ma hanno subito una morte orribile. E’ una tragedia. Sembra che acqua e carburante, mescolati insieme, abbiano generato fumo che ha fatto perdere conoscenza ai migranti”. La maggior parte delle vittime era originaria di Paesi dell’Africa Occidentale. I superstiti erano tra gli oltre 2mila migranti tratti in salvo in mare in differenti operazioni e portati in Sicilia; navi di Spagna e Italia e altre organizzazioni umanitarie sono state coinvolte nelle operazioni.

Intanto, 4.000 migranti sono sbarcati in due giorni in Sicilia. E domani sono attesi nuovi sbarchi. Molti i minori non accompagnati. E l’Anci Sicilia lancia un nuovo allarme. “I numerosissimi sbarchi degli ultimi giorni aggravano in maniera esponenziale una situazione gia’ molto difficile per i comuni siciliani luoghi di sbarco, una criticita’ insostenibile specie sul fronte dei minori stranieri non accompagnati”, dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario dell’associazione regionale dei Comuni. “Alla luce di quanto sta accadendo e’ ancora piu’ grave la mancata attuazione da parte del governo nazionale del promesso intervento di trasferimento di minori in altre regioni italiane”, continuano, “ma fino a quando si caricheranno soltanto sui sindaci e Comuni siciliani le responsabilita’ di accoglienza di minori? Come non tener conto delle condizioni di sovraffollamento e di rischio di violazione di elementari diritti dei minori stranieri non accompagnati?”. I Comuni siciliani, sottolinea Orlando, hanno dato e continueranno sempre a dare il loro contributo, “ma l’assenza di interventi urgenti anche legislativi rischia di produrre gravissimi e irreparabili danni a piccoli stranieri. Ci attendiamo in queste ore particolarmente difficili un segnale chiaro”.

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