La partita rimpasto per Rosario Crocetta non è “per nulla archiviata”. Anzì “abbiamo confermato che le scelte si fanno sulla base di questi criteri, gli stessi utilizzati per i manager della sanità”. Inarrestabile il governatore che non intende rimanere “dentro la palude dei veti, da una occupazione extra istituzionale del potere”. “Il governo e’ il servizio che fanno degli amministratori e degli assessori ai cittadini – dice Crocetta – e su questo si deve incontrare un nuovo modo di fare politica”.
Da qui l’invito ai partiti. “Il tempo e’ scaduto. Io voglio salvare il sistema democratico in Sicilia contro l’onda dell’antipolitica e contro l’idea che bisogna liberarsi dei partiti per avere un sistema democratico. Ma, e’ chiaro, che se non si potra’ ricomporre il quadro con i partiti, ci sara’ il governo del presidente”. Poi l’affondo: “Non vorrei che la vicenda della candidature delle europee pesasse sul rimpasto perché, un’altra settimana non la perdo. Prima delle chiusura delle liste delle europee – minaccia – ci deve essere il nuovo governo”.
