Esperto Onu: Assange soffre di sintomi di tortura psicologica

Esperto Onu: Assange soffre di sintomi di tortura psicologica
L'arresto di Assange dopo revoca asilo
31 maggio 2019

Julian Assange mostra tutti i sintomi associati a un’esposizione prolungata a torture psicologiche e non va estradato negli Usa. E’ l’opinzione di Nils Melzer, inviato speciale Onu sulla tortura, che ha visitato il fondatore di Wikileaks nel carcere britannico dove si trova da aprile.

Melzer, riferisce il Guardian, invierà oggi il suo parere al governo di Londra. Ieri i legali di Assange hanno comunicato che stava troppo male per partecipare in video conferenza all’udienza per l’estradizione in programma. Assange è stato trasferito nell’infermeria della prigione di Belmarsh dove sta scontando una condanna a 50 settimane di detenzione per aver violato i termini della libertà vigilata mentre cercava di sfuggire all’estradizione negli Usa. Washington lo accusa di aver violato le leggi sullo spionaggio pubblicando documenti che contenevano i nomi di fonti confidenziali militari e diplomatiche Usa.

Assange è stato arrestato ad aprile dopo che l’Ecuador gli ha revocato l’asilo politico e ha fatto entrare la polizia nella sua ambasciata di Londra dove l’ex hacker si trovava dal 2012 nel tentativo di sfuggire all’estradizione in Svezia dove era indagato per abusi sessuali, da lui negati. “Ci sono malattie fisiche, ma i sanitari del carcere se ne stanno occupando non c’è nulla di urgente o pericoloso sotto quel profilo” ha detto Melzer riferendo della sua visita avvenuta nei giorni scorsi. “Ciò che preoccupa è lo stato psicologico e la sua costante ansia. Era percepibile che si sentiva sotto attacco da chiunque. Ha capito che incarico avevo, ma era estremamente agitato e preso dai suoi pensieri. E’ stato difficile avere una conversazione strutturata con lui”.

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