Esplode una palazzina all’isola d’Elba, due morti e tre feriti

23 luglio 2019

Alle 4.35 un boato impressionante ha squarciato la tranquilla notte di Portoferraio all’isola d’Elba (Livorno) facendo svegliare di soprassalto la citta’. Quella che per vigili del fuoco e carabinieri e’ stata una probabile fuga di gas ha fatto esplodere una palazzina di via De Nicola 29, una viuzza che attraversa la zona nord del capoluogo isolano, causandone il crollo e uccidendo sul colpo due persone, un 68enne livornese, Silvano Pescatori e sua moglie Grazia Mariconda, 76 anni, che risiedevano in uno dei tre appartamenti in cui era diviso l’immobile. Anche la famiglia della sorella del 68enne, una donna di 75 anni che abita in un’altra casa della palazzina, e’ stata raggiunta dall’esplosione: oltre all’anziana, feriti, gravemente, il marito di 76 anni e la loro figlia 46enne.

Quest’ultima e il padre sono stati trasferiti d’urgenza con il Pegaso all’ospedale di Cisanello a Pisa con ustioni di terzo grado rispettivamente sul 50% e 90% del corpo. La madre, meno grave, ricoverata in un primo momento all’ospedale di Portoferraio e’ stata poi trasferita nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Livorno. Nella stessa palazzina, che si trova in una zona residenziale vicino ai cimiteri, abitava anche una terza famiglia anche questa di tre persone, padre, madre e figlio che sono riusciti a salvarsi senza conseguenze. “E’ una tragedia, perche’ quando succedono cose del genere non si puo’ che parlare di tragedia. Con un morto un disperso e tre feriti di cui due gravi, speriamo solo che la situazione non peggiori”: lo aveva detto il sindaco Angelo Zini subito accorso sul luogo della tragedia insieme al prefetto Gianfranco Tomao, nei concitati momenti in cui si stava ancora scavando tra i resti della palazzina per cercare la donna che risultava ancora dispersa.

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Entrambe le vittime sono residenti a Livorno, in centro citta’, ma venivano spesso sull’isola. Lo raccontano i carabinieri arrivati subito sul posto insieme ai vigili del fuoco e alle ambulanze del 118 per i soccorsi, trovandosi davanti uno scenario apocalittico: un fortissimo odore di gas, la casa sventrata e un cumulo di macerie pericolanti, mentre molte persone terrorizzate dalla deflagrazione erano scese in strada per rendersi conto di che cosa fosse accaduto. Nel frattempo anche la Capitaneria e le compagnie di navigazione si sono messe a disposizione per permettere ai mezzi di soccorso supplementari di raggiungere agevolmente l’isola. Il corpo senza vita del 68enne e’ stato ritrovato quasi subito mentre quello della moglie e’ stato individuato e recuperato intorno alle 12.30 dopo diverse ore di lavoro dei vigili del fuoco che da Livorno avevano fatto anche intervenire Maya e Zara, i due cani specializzati nelle ricerche. Una volta recuperati i corpi, i carabinieri del comandante Antimo Ventrone, hanno poi provveduto al sequestro dell’immobile e al sequestro delle bombole di gas esterne avviando gli accertamenti per cercare di ricostruire la dinamica della tragedia.

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