Esplosione a Catania: tre le vittime, due sono vigili del fuoco

Esplosione a Catania: tre le vittime, due sono vigili del fuoco
20 marzo 2018

Sono tre le vittime dell’esplosione avvenuta in uno stabile del centro storico di Catania. Sono due vigili del fuoco, Giorgio Grammatico e Dario Ampiamonte, intervenuti dopo la segnalazione di una fuga di gas e un inquilino, Giuseppe Longo, 70 anni, che, secondo le prime informazioni, aveva chiesto l’intervento dei pompieri probabilmente per una fuga di gas all’interno della casa in cui viveva in affitto e che aveva anche adibito ad officina per le biciclette. Nell’esplosione sono rimasti feriti due vigili del fuoco, per trauma cranico e polmonare, e uno e’ rimasto miracolosamente illeso. Da una prima ricostruzione, sembra che una squadra dei Vigili del Fuoco sia arrivata sul posto per una perdita di gas, ma per cause ancora da accertare sia avvenuta l’esplosione e la tragedia. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta. “Stiamo valutando il capo di imputazione che potrebbe essere quello di disastro colposo o altro, e’ ancora presto”, spiega il procuratore Carmelo Zuccaro, “valuteremo domani quando avremo un quadro completo sulla base degli elementi raccolti. Non escludiamo alcuna ipotesi”. Il questore Alberto Francini parla di “tragedia” e aggiunge: “Stiamo cercando di ricostruire cio’ che e’ avvenuto con il lavoro della Squadra mobile e della Scientifica. Ancora e’ presto per dare una spiegazione”. “Abbiamo pensato fosse un attentato. Un boato fortissimo…”. E’ il racconto di un negoziante della zona tra via Plebiscito e via Garibaldi a Catania dove e’ avvenuta l’esplosione che ha causato tre morti. “Ho avuto talmente paura che sono rimasto fermo, dentro il negozio…”. In via Sacchero 8 – dove era stata segnalata la fuga di gas prima dell’esplosione – e’ intervenuta una squadra composta da cinque vigili del fuoco. Due pompieri sono morti e i loro corpi sono stati trasferiti all’ospedale “Vittorio Emanuele”, altri due colleghi sono rimasti feriti con traumi polmonari e cranici e sono sotto osservazione all’ospedale Garibaldi Centro.

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Il quinto vigile del fuoco, rimasto illeso, e’ sotto shock. E’ stato allontanato dal luogo della tragedia. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, esprime “profondo dolore” e “a nome personale e dell’intera giunta di governo – afferma – voglio manifestare il piu’ sentito e vivo cordoglio ai familiari delle vittime e l’augurio di pronta guarigione per i due feriti ricoverati in ospedale”. E’ stato trovato carbonizzato, invece, l’inquilino dell’appartamento, che nell’ultimo periodo stava sistemando i locali forse per lavori di ristrutturazione o forse in vista della chiusura dell’officina. Sulla dinamica sta indagando la procura che tende a non escludere alcuna ipotesi. I primi accertamenti, infatti, hanno evidenziato come la deflagrazione si sia sprigionata dall’interno verso l’esterno, probabilmente a causa della fuga di gas di alcune bombole. Resta ancora da chiarire, pero’, cosa abbia impedito all’inquilino di aprire la porta o le finestre prima dell’arrivo dei pompieri. Forse potrebbe aver accusato un malore o, al contrario, lo avrebbe fatto volontariamente. “Una tragedia – afferma il sindaco di Catania, Enzo Bianco -. Due vigili del fuoco morti, due gravi. Un civile morto. Esplosione di bombola. Sono qui ad abbracciare i vigili del fuoco! Una dolorosa tragedia per la città”. Al primo cittadino sono arrivate anche le telefonate di solidarieta’ del premier Paolo Gentiloni e del ministro dell’Interno, Marco Minniti. Indagano gli agenti della Squadra Mobile. Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania esprimono profondo cordoglio per la tragedia avvenuta stasera a causa di un’esplosione in via Garibaldi. Due vigili del fuoco e un cittadino hanno perso la vita. “Siamo addolorati, avviliti e sconvolti da quanto e’ accaduto – affermano in una nota congiunta – anche questa tragedia si annovera tra le morti bianche sul lavoro. Indipendentemente dalle dinamiche che hanno scatenato l’esplosione, rimane un fatto incontrovertibile: si muore ancora adempiendo al proprio dovere verso la collettivita’. I sindacati non smetteranno mai di affiancare i lavoratori sul fronte dei diritti, sicurezza compresa”.

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