Esplosione dolosa in cascina, muoiono 3 pompieri

6 novembre 2019

C’e’ un atto doloso dietro le esplosioni in una cascina disabitata dell’Alessandrino in cui sono morti tre vigili del fuoco e altri due sono rimasti feriti insieme a un carabiniere. Una squadra di pompieri e’ intervenuta in seguito alla segnalazione di una fuga di gas a Quargnento, arrivata dopo la mezzanotte. Secondo alcuni testimoni c’era stata una piccola esplosione che aveva causato un incendio. Mentre l’intervento era in corso, intorno all’una e un quarto dell’altra notte, c’e’ stata la deflagrazione e l’edificio e’ crollato. Per gli inquirenti si e’ trattato di un atto deliberato, anche se e’ stata esclusa la matrice anarchica o terroristica. “Ci sono state piu’ esplosioni intervallate. Abbiamo trovato fili elettrici, un timer e una bombola di gas che e’ stata sequestrata”, ha riferito il procuratore della Repubblica di Alessandria, Enrico Cieri, “tutto questo ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. “Le prime ipotesi sembrano escludere una matrice eversiva-terroristica, per il resto facciamo lavorare gli inquirenti”, ha affermato il questore di Alessandria, Michele Morelli.

Il proprietario della cascina e sua moglie sono stati sentiti dagli inquirenti. In una palazzina piu’ bassa attigua a quella crollata, sono state sarebbero due bombole di gas da cucina e sono intervenuti gli artificieri per metterle in sicurezza. L’ipotesi e’ che anche nella palazzina crollata ci fosse un timer e che l’effetto domino abbia fatto esplodere le altre bombole, anche se l’obiettivo era forse solo quello di distruggere la struttura e non di colpire chi e’ intervenuto a domare l’incendio. Gli abitanti della zona avevano chiamato i vigili dopo che si erano sviluppati delle fiamme, poi hanno sentito il boato fortissimo e hanno visto la palazzina crollata. Le vittime sono Matteo Gastaldo, il pompiere 46enne trovato sotto le macerie, Marco Triches di 38 anni, entrambi di Alessandria, e il 32enne Antonio Candido di Reggio Calabria Nell’esplosione sono rimasti feriti altri due pompieri e un carabiniere che sono stati portati negli ospedali di Alessandria e Asti ma non sono gravi. “Stavamo facendo il primo controllo quando ad un certo punto non so cosa sia successo, non mi ricordo nulla e mi sono ritrovato in terra” afferma Graziano Luca Trombetta, uno dei vigili del fuoco rimasto ferito.

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“Stavamo effettuando una prima verifica – ripete il pompiere, che nel l’esplosione e’ stato colpito alle spalle da una trave – ad un certo punto non ho capito piu’ nulla. Non mi sono reso conto neanche da dove fosse arrivato il ‘botto’ e mi sono ritrovato in terra”. Intanto, la Procura di Alessandria ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. Omicidio plurimo e crollo doloso di edificio i reati ipotizzati. Le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Alessandria, agli ordini del colonnello Michele Angelo Lorusso, sono coordinate dal procuratore Enrico Cieri. Sulla vicenda gli inquirenti, che hanno ascoltato i proprietari della cascina e i loro famigliari, mantengono il massimo riserbo. Cordoglio e’ stato espresso dal premier, Giuseppe Conte, che ha inviato il suo sostegno ai vigili del fuoco, “eroi sempre in prima linea per garantire la nostra incolumita’”. “Solidale vicinanza” anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso al corpo dello Stato “la riconoscenza per la generosa dedizione al servizio della collettivita’”.

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