Espulso tunisino a Perugia, inneggiava all’Isis. Era “senza fissa dimora”

Espulso tunisino a Perugia, inneggiava all’Isis. Era “senza fissa dimora”
Marco Minniti
1 maggio 2017

Espulso un tunisino residente a Perugia che inneggiava all’Isis su internet. Il 35enne, “di fatto senza fissa dimora”, fa sapere il Viminale, usava un suo profilo facebook “che era emerso all’attenzione nell’ambito di attività investigative per il reato di apologia di terrorismo aggravato dall’uso dei mezzi telematici”. L’espulsione è stata eseguita “per motivi di sicurezza dello Stato” e salgono così a 172 “i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel paese di provenienza, dal gennaio 2015 a oggi, e 40 sono quelli espulsi nel 2017”. Il 22 marzo, spiega il Viminale, la Digos di Milano e la polizia postale di Perugia “hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Perugia nei confronti di un gruppo di estremisti islamici, in contatto con il cittadino tunisino tramite Facebook, dediti alla diffusione di video, immagini e messaggi di propaganda dello Stato Islamico e dell’ideologia jihadista”. Lo straniero espulso, tra l’altro, “all’indomani dell’attacco contro la redazione di Charlie Hebdo, si era lasciato andare a esternazioni di giubilo, auspicando l’avvento e il successo dello Stato Islamico nel mondo”. Destinatario di espulsione decretata il 20 marzo, “rimasta ineseguita per la sua irreperibilità, il 30 aprile è stato individuato dalla Polaria di Fiumicino nello scalo aeroportuale al rientro da Tunisi. In esecuzione del provvedimento del ministro, è stato rimpatriato con accompagnamento in Tunisia”.

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