Europei: Dotto, Orsi e Sabbioni tris d’oro

Europei: Dotto, Orsi e Sabbioni tris d’oro
Il nuotatore, Luca Dotto
17 dicembre 2017

Si chiude la diciannovesima edizione degli europei in vasca corta alla Royal Arena di Copenaghen con tre medaglie d’oro per l’Italia. Si vola con Luca Dotto e Marco Orsi che griffano i 100 stile libero e i 100 misti. Sono i campionati di un rigenerato Luca Dotto che si regala la medaglia più bella vincendo l’oro nella gara regina i 100 stile libero dominati in 46″11 (passaggio 22″00). Lo sprinter di Caposampiero riceve il il testimone da Marco Orsi, primatista italiano e campione uscente a Netanya 2015, e sbaraglia la concorrenza con il belga Pieter Timmers secondo in 46″54 e l’inglese Duncan Svott terzo in 46″64, che lottano per il podio lontanissimi dal fulmine azzurro. “Volevo quest’oro. Ieri mi ero risparmiato -spiega il campione europeo in lunga a Londra 2016 – sono partito subito deciso e determinato staccando il gruppo fino alla fine. La vittoria mi ripaga da quella mancata nel 2011”. Subito dopo Marco Orsi vola a 51″76 (passaggio 23″31) rimontando nello stile libero il russo Fesikov che deve cedere allo sprint con 51″94. “Sapevo che era difficile vincere ma quando ho virato a rana mi sono visto vicino al russo Fesikov e allora c’ho creduto. Sono strafelice, lo volevo per me e per tutta la mia famiglia”. La tripletta d’oro arriva nell’ultima gara individuale con Simone Sabbioni, già argento nei 100 con primato italiano (49″68), che vince i 50 dorso in 23″05 abbassando di un centesimo il suo primato italiano fatto lo scorso 2 dicembre a Riccione. Stavolta lo scalpo è importante perché secondo è il golden boy russo, classe 2000, Kliment Kolesnikov già campione europeo nei 100 dorso, che cede secondo in 23″07 col record mondiale juniores. “Volevo spaccare il mondo, sono contentissimo. Battere il russo sembrava impossibile. Devo realizzare perché non ci credo ancora – commenta a caldo il 21enne di Rimini- è stata una gara vinta con cattiveria. In subacquea vedevo che nel secondo 25 mi mancavano le gambe”. Terzo il ventinovenne francese olimpionico della velocità Jeremy Stravius che tocca in 23″12 vincendo la sua tredicesima medaglia europea di una carriera infinita.

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