Sicilia, arrestato neo deputato. Musumeci: “Io prudente in formazione giunta”

Sicilia, arrestato neo deputato. Musumeci: “Io prudente in formazione giunta”
Il neo eletto deputato regionale, Cateno De Luca
8 novembre 2017

I Carabinieri e la Guardia di Finanza di Messina hanno arrestato, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip messinese, il neo deputato regionale siciliano Cateno De Luca e il presidente della Fenapi (federazione piccoli imprenditori) Carmelo Satra. I due sarebbero stati i promotori di un’associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa 1 milione 750 mila euro. De Luca è stato eletto due giorni fa tra le fila dell’Udc. “Di processi ne ho già fatti 14, ora faremo il quindicesimo…”, dice durante l’arresto, il neo deputato. Dalle indagini è stato individuato un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori ed alla società CAF FE.NA.PI. s.r.l., riconducibile, direttamente o indirettamente, a De Luca e a Satta, utilizzato, nel corso del tempo, per realizzare un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all’evasione delle imposte dirette ed indirette. Lo schema evasivo emerso prevedeva l’imputazione di costi inesistenti, da parte della Federazione Nazionale a vantaggio del CAF FENAPI s.r.l., individuato quale principale centro degli interessi economici del gruppo criminale. La frode si è sviluppata basandosi sul trasferimento di materia imponibile dal CAF alla Federazione Nazionale, in virtù del regime fiscale di favore applicato a quest’ultima, che ha determinato un notevole risparmio di imposta. Oltre ai due arrestati, sono state denunciate a piede libero altri 8 associati. Contestualmente è stata disposto il sequestro preventivo per equivalente sia nei confronti degli arrestati che nei confronti della società CAF FENAPI s.r.l.. Immediata la nota dell’Udc che appreso la notizia dell’arresto di De Luca, afferma che il partito “ha avuto la massima diligenza nella formazione delle liste elettorali a tutela del partito stesso e dei cittadini-elettori”. “Abbiamo chiesto a tutti i candidati dell’Udc e dei movimenti ad esso associati, tra cui anche Sicilia Vera, il certificato del casellario giudiziario e quello dei carichi pendenti a tutela dei Cittadini e della Onorabilità del Partito – spiega l’Udc nazionale -. Abbiamo fiducia nella magistratura che siamo certi porterà all’accertamento della verità e siamo convinti che De Luca sarà in grado di chiarire i fatti e di dimostrare la sua innocenza”.

L’ARRESTATO SI DIFENDE SU FACEBOOK

“Sapevo gia’ che mi avrebbero arrestato… Perche’ gia’ certi ambienti mi avevano avvertito! Ed oggi piu’ di ieri vi dico che anche questo procedimento finira’ come gli altri quattordici: archiviati o con sentenza di assoluzione… Nei prossimi giorni saprete il perche’ non vogliono che io faccia il sindaco di Messina. Ringrazio i militari che stamattina alle ore 7.25 hanno suonato alla mia porta per arrestarmi in quanto sono stati un esempio di professionalita’, gentilezza e riservatezza”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il deputato regionale Udc Cateno De Luca, arrestato e posto ai domiciliari per una maxi evasione fiscale. Insieme posta una foto che lo ritrae stanco e con un lieve sorriso, in mano un caffe’. “Io li aspettavo da qualche giorno – aggiunge – e sto bene. Ora sono agli arresti domiciliari a Fiumedinisi e penso solo a preservare mia moglie, i miei figli, la mia famiglia dall’ulteriore calvario giudiziario che li attende”.

IL NEO GOVERNATORE MUSUMECI

“I provvedimento della magistratura, alla quale rinnovo fiducia e apprezzamento, si rispettano e non si commentano. La legge vigente mette le Istituzioni al riparo da casi come quello odierno e la sua applicazione sarà garanzia di legalità”. Lo ha dichiarato Nello Musumeci, presidente eletto della Regione Siciliana. “Se nella fase di composizione delle liste qualcuno non ha seguito i miei reiterati inviti alla prudenza – ha aggiunto- tutte le scelte che dipenderanno da me, invece, saranno improntate a questo criterio, nel rispetto delle mie convinzioni e in coerenza con la mia storia personale, a cominciare dalla formazione della giunta”.

“CAF IN SEGRETERIE POLITICHE”

“Farò un esposto all’Agenzia delle Entrate per capire se è possibile che tanti Caf si trasformino in segreterie politiche o siano a supporto di candidature. Bisogna partire anche da qui per rendere la Sicilia europea e non medievale”. A dirlo è stato Gaetano Armao, vice presidente designato della Regione siciliana, parlando dell’arresto del deputato neo eletto tra le fila dell’Udc, Cateno De Luca, finito ai domiciliari per evasione fiscale. “Al netto delle responsabilità personali che saranno oggetto di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria – ha spiegato – ho rilevato durante questa campagna elettorale un’anomalia: i Caf, i centri di assistenza fiscale che svolgono una funzione nell’interesse pubblico e vengono sottoposti al controllo dell’Agenzia dell’Entrate, spesso recavano nelle vetrine manifesti elettorali. Su questo, al netto delle vicende personali di De Luca, bisogna porre una questione: è una patologia inaccettabile Caf trasformati in segreterie politiche o psedo tali”.

CHI E’ CATENO DE LUCA

Cateno De Luca, il neo deputato regionale della provincia di Messina arrestato oggi e posto ai domiciliari per una maxi evasione fiscale da Guardia di finanza e carabinieri, era nell’elenco dei cosiddetti impresentabili. Politico di Fiumedinisi, nel Messinese, eletto con 5418 voti nelle file dell’Udc in provincia di Messina, era gia’ stato arrestato per i lavori realizzati nel suo paese natale di cui era sindaco in relazione a una serie di appalti che dovevano eseguire le sue imprese edili. Era il giugno 2011 e allora gli erano state contestate le accuse di abuso d’ufficio e concussione. La procura di Messina aveva chiesto 5 anni e per questo processo e’ attesa fra non molto la sentenza. A quell’epoca era gia’ deputato alla testa del movimento Sicilia Vera e si fece conoscere anche per una serie di iniziative discutibili, come quando, nel corso della legislatura, per protestare contro l’allora presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’ per vicende regolamentari, si denudo’ in sala stampa rimanendo in mutande, per poi coprirsi con la bandiera della Sicilia, la Trinacria, utilizzata a mo’ di pareo. Tra i suoi slogan del tempo “Sono un battitore libero”, “Demoliamo la regione siciliana”. La Corte dei conti lo peraltro condannato al pagamento di 13 mila euro nell’ambito dell’inchiesta sulla spese dell’Ars. Aveva anche annunciato nel corso di un recente comizio di volersi candidare a sindaco di Messina: Niente sembrava poterlo fermare. Fino a oggi.

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In quel giugno di sei anni fa, avevano arrestato il politico che allora sommava la cariche di deputato e primo cittadino, al termine del Consiglio comunale di Fiumedinisi, con l’accusa di avere utilizzato fondi pubblici destinati alla costruzione di opere di contenimento di un torrente a rischio esondazione, per realizzare un albergo con tanto di centro benessere. Da oltre un anno si indagava sulla realizzazione, in prossimita’ del greto del torrente Nisi, della struttura di proprieta’ dei fratelli De Luca che avrebbero dovuto realizzare anche quindici villette e un centro di formazione, facendo modificare la destinazione d’ uso di alcuni terreni agricoli. Secondo le indagini, vennero dirottati soldi che dovevano servire invece alla riqualificazione edilizia, al miglioramento delle condizioni ambientali e al recupero o ricostruzione di immobili colpiti da eventi sismici e calamita’. Una brutta storia, insomma. Come questa che lo vede coinvolto per una maxi evasione fiscale da 1.750.000 euero con Carmelo Satta, presidente della Federazione piccoli imprenditori, con al centro, secondo fiamme gialle e carabinieri, un complesso reticolo societario facente capo alla Federazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori ed alla societa’ Caf Fe.na.pi. srl, riconducibile a De Luca e Satta e utilizzato, nel corso del tempo, per realizzare un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie finalizzate all’evasione delle imposte dirette ed indirette. La frode si e’ sviluppata basandosi sul trasferimento di materia imponibile dal Caf alla Federazione Nazionale, in virtu’ del regime fiscale di favore applicato a quest’ultima, che ha determinato un notevole risparmio di imposta. Eletto due giorni fa, De Luca doveva essere proclamato a breve deputato. Invece, e’ la prima grana della nuova maggioranza di centrodestra.

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