Ex Province, l’Ars verso passo indietro: torna voglia voto diretto

10 gennaio 2017

Torna l’idea di elezioni dirette anche per le ex Province e per le città metropolitane. Il vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, Vincenzo Figuccia, ha appena depositato negli uffici di Palazzo dei Normanni un disegno di legge che modifica la riforma che ha abolito l’elezione diretta nelle ex Province, ora Liberi consorzi, sostituendola con il voto di secondo livello, mentre i sindaci di Palermo, Catania e Messina sono di diritto sindaci delle aree metropolitane, in linea con la legge Delrio.

La norma Figuccia prevede l’apertura delle urne sia per l’elezione dei consiglieri sia per quelle dei presidente dei Liberi consorzi e dei sindaci delle tre aree metropolitane. L’ipotesi di ripristinare il voto diretto piace in modo trasversale sia in ambienti della maggioranza sia in quelli d’opposizione. Le elezioni di secondo livello sono in programma a fine febbraio, quando scadranno i commissari già sotto proroga. Se davvero si dovesse raggiungere un accordo sul voto diretto è probabile una ulteriore proroga dei commissari in attesa dell’ennesima modifica alle ex Province. “Va modificata la legge regionale 15 del 2015 sulla riforma delle province  – dice il deputato azzurro – reintroducendo l’elezione diretta del presidente e del sindaco metropolitano. Credo che all’Assemblea regionale siciliana non sarà difficile trovare un accordo in tal senso tra le forze politiche”.

Leggi anche:
Ok Governo a regole su Ia: fino a 5 anni di carcere per chi froda
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti