Exit strategy prescrizione, decisivo incontro Renzi-Orlando-Anm. Colpo di mano di Calderoli

Exit strategy prescrizione, decisivo incontro Renzi-Orlando-Anm. Colpo di mano di Calderoli
Piercamillo Davigo
5 ottobre 2016

tribunale giustizia magistratoLa riforma del processo penale, con le norme sulla prescrizione, torna alla ribalta al Senato ma resta per il momento in sala d’attesa. Oggi il leghista Roberto Calderoli ha tentato con un colpo di mano di sparigliare le carte, chiedendo l’inversione dell’ordine del giorno e l’immediata ripresa dell’esame del provvedimento in aula, ma si è trattato di una mossa facilmente rintuzzata dalla maggioranza, che prosegue invece sul suo cammino attendista. A smuovere le acque, e a togliere esecutivo e maggioranza dall’impasse in cui si trova, dovrebbe essere infatti l’incontro chiesto sabato scorso dall’Anm del presiente Davigo (foto) con il ministro della Giustizia Orlando e il premier Renzi, ed al quale si sta alacremente lavorando. Le indiscrezioni lo indicano imminente. Potrebbe essere proprio questo il punto di snodo tanto atteso. Renzi ha dichiarato chiaro e tondo di non volere una riforma del processo penale che andasse contro i magistrati, tantomeno con un voto di fiducia. Domenica in occasione del faccia a faccia Orlando-Davigo durante la trasmissione tv “In mezz’ora” i toni sono stati piuttosto concilianti (pur nella diversità delle posizioni), dandosi atto di avere forse mal compreso alcuni punti. L’incontro dei tre esponenti potrebbe essere l’occasione, sul fronte della riforma del processo penale, di concordare se non proprio degli aggiustamenti (che in tal caso andrebbero comunque approfonditi con la maggioranza), un passo di “garbo istituzionale” da parte dell’esecutivo, concedendo più tempo ai magistrati per approfondire e “capire meglio il senso della riforma” così com’è stata disegnata.

Una solida e politicamente valida motivazione, questa, anche per la richiesta di un ritorno del provvedimento in commissione. In attesa di capire quale esito dargli: riprendere l’esame dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre o lasciare la riforma su un binario morto. E’ questo dunque il quadro a cui si sta pazientemente lavorando e per cui servono ancora alcuni giorni di tempo. Per questo motivo la riforma attenderà in stand by in aula al Senato ancora per almeno tutta la settimana prossima. Oggi si riprende con il ddl cinema, che potrebbe essere già concluso in serata; domani l’aula potrebbe occuparsi della relazione della giunta sulla decadenza da senatore di Augusto Minzolini di Fi. La settimana prossima l’assemblea sarà occupata con il Def, ma in calendario figurano anche la commemorazione del presidente Ciampi e, nel pomeriggio di mercoledì 12 ottobre, le comunicazioni di Renzi in vista del Consiglio Ue del 20-21 ottobre. Si arriva dunque a giovedì della settimana prossima e il ddl di riforma del processo penale vede al suo attivo ancora la replica del relatore Cucca e la replica del governo ancora da farsi. Il fattore tempo dunque lascia ancora un po’ di spazio, ma non più di tanto.

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