Fabrizio Plessi al Pushkin di Mosca: l’anima della pietra

5 giugno 2018

Si chiama “Anime di pietra” la mostra dell’artista Fabrizio Plessi al museo Pushkin di Mosca, una esposizione molto particolare di cui lui stesso, specialista di videoinstallazioni, spiega il senso in questa intervista: “Quando la direttrice del museo Pushkin mi ha chiamato sono stato molto felice, ma ho voluto fare una cosa dedicata a questo museo, non quindi esporre le mie opere più importanti ma fare un lavoro sulle statue greco romane del museo perché diventassero protagoniste della mia opera.

Sono partito da una frase di Michelangelo, “dentro la pietra ci sta l’opera già fatta”, e che l’artista deve sono estrarla. Ho costruito dei blocchi di pietra per estrarre, attraverso una tecnologia moderna come il metal detector degli aeroporti, l’immagine che c’è dentro. La televisione appoggiata al blocco di pietra estrae l’originale che troveremo sotto. Che poi non è il vero originale ma una copia dell’originale, per cui falso più falso uguale a vero. Questa è stata l’idea base, e ho cercato di innestare nella mia poetica moderna della pietra le grandi sculture storiche di questo museo, in una specie di simbiosi della materia”.

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