Fake news post-elettorali, finto modulo reddito cittadinanza

9 marzo 2018

Che qualcuno si sia effettivamente recato in alcuni patronati per chiedere informazioni sul fantomatico “reddito di cittadinanza”, promesso dal Movimento 5 stelle in campagna elettorale, è vero ma le dimensioni della notizia che ha invaso nelle ultime ore social network e media tradizionali sono state di sicuro ingigantite. Al punto che sono bastate poche ore affinché qualcuno pensasse che valessa la pena non perdere l’occasione per divulgare, a spron battuto, fake news che, più che altro, hanno tutti i connotati della burla, per prendersi un po’ gioco di una parte dell’elettorato. In rete sono spuntati diversi finti moduli dell’Inps come questo per chiedere il reddito di cittadinanza. Qualcuno, magari, ci ha anche creduto, ma basta un esame un po’ meno superficiale per rivelarne la dimensione goliardica. Il modello NTFG/01: nun teng’ genio e faticà, tradotto dal napoletano: non ho voglia di lavorare. E poi le condizioni: Dichiaro sotto la mia responsabilità di non lavorare, di non aver voglia di lavorare e di credere a Babbo Natale. D’altro canto, le stesse immagini in circolazione spesso sono facilmente riconducibili ad ambienti vicini alla parte politica uscita sconfitta dalle recenti elezioni politiche. Fatto sta che, burla a parte, quanto accaduto punta una volta di più i riflettori sulla portata delle fake news che, se non debitamente arginate e ricondotte nel loro alveo naturale, rischiano non solo di diffondersi senza controllo ma anche di sopraffare l’informazione primaria che, al contrario, dovrebbe essere sempre garante di verità e correttezza.

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