Falco Evo, l’occhio dal cielo in caso di calamità

25 maggio 2019

Questo aereo si chiama Falco EVO, è un Apr cioè un drone a pilotaggio remoto, prodotto in Italia dalla divisione velivoli di Leonardo ed è stato impiegato nell’ambito di una simulazione di un evento catastrofico, un ipotetico terremoto di 6 gradi Richter, per testare il modello di gestione tra militari, civili e strutture sanitarie in potenziali situazioni di emergenza o di crisi. L’esercitazione si è svolta sull’isola di Lampedusa, in Sicilia, in collaborazione con Siaarti, la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva.

Il drone si è rivelato utile soprattutto per la prima ricognizione delle aree colpite e l acquisizione delle informazioni attraverso i suoi sensori. I dati raccolti, elaborati dai centri di controllo, sono stati essenziali per la gestione dell’evento. Non è la prima volta che questo tipo di aeroplano viene impiegato in situazioni simili, per la salvaguardia delle popolazioni e la gestione delle emergenze.

È già utilizzato infatti nella Missione “Monusco” delle Nazioni Unite in Congo e, di recente, è stato scelto per per la sorveglianza marittima nello spazio aereo civile italiano e maltese dall’aeroporto di Lampedusa nell’ambito del programma Frontex, finalizzato alla sperimentazione di droni per il controllo delle frontiere esterne dell Unione Europea. Siaarti e Leonardo, inoltre, hanno avviato una cooperazione per mettere a fattor comune capacità industriali e tecnologiche, per la realizzazione degli elicotteri, civili e militari, fondamentali per compiti di ricerca e soccorso, eliambulanza e valutazione dei danni.

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