Falcone (FI), atto ispettivo per nomine Ersu bloccate

30 giugno 2014

“Ancora una volta due pesi e due misure. Siamo costretti a registrare un atteggiamento parziale e sibillino da parte del governo Crocetta, che, a parole, dice di volere basare la propria azione amministrativa su principi di trasparenza e meritocrazia, mentre poi, nel concreto, decide semplicemente secondo le proprie opportunità. E’ l’evidenza dei fatti, che vedono Pd e governo regionale scontrarsi questa volta sulla nomina del presidente Ersu di Palermo”. Lo afferma Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. “Laddove l’esecutivo intende raggiungere un obiettivo chiude un occhio o persino due – prosegue Falcone –, senza perdere troppo tempo sui requisiti di nomina, lo ha già fatto nella sanità, lo continua a fare per l’Ente Regionale studio universitario del capoluogo siciliano”. “Risulta molto strano che da un lato acceleri su alcune nomine – incalza il capogruppo azzurro – mentre al tempo stesso rallenti, anzi tenti di annullare persino selezioni effettuate con relativi vincitori, a causa del fatto che alcuni nomi non abbiano il gradimento politico, come avviene per i direttori degli Ersu di Palermo, Catania e Messina. Gli accordi con i sindacati e il rispetto delle regole? Crocetta e i suoi se ne dimenticano facilmente”. “In settimana ripresenterò un atto ispettivo – conclude Falcone – per conoscere realmente i motivi per cui il governo o il dirigente generale della Pubblica Istruzione, malgrado sia trascorso oltre un anno, si ostinino a non dare ancora seguito ad una selezione fatta secondo criteri stabiliti a monte, a concorso già concluso e nonostante il parere favorevole dei sindacati”.

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