Fedeli la più ricca del governo, Lorenzin la più povera. Anche Grasso tra i “paperoni”

16 marzo 2018

É la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, la più ricca del governo Gentiloni. Nel 2017 ha dichiarato un reddito imponibile di oltre 182mila euro, come si legge nella documentazione patrimoniale resa pubblica e disponibile sul sito del Parlamento. Al secondo posto c’è il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, con 166.264 euro e al terzo la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, con 151.672 euro. Seguono il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, quinto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan e sesto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni con 107.401 euro. Hanno dichiarato sotto i centomila euro, la ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, con 99.519 euro e, a seguire, il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, quello dello Sport, Luca Lotti, il ministro dimissionario dell’Agricoltura Maurizio Martina, il ministro alla Coesione Territoriale Claudio De Vincenti, la ministra della Difesa Roberta Pinotti, il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il ministro dell’Interno Marco Minniti, con 92.260 euro e in fondo, Beatrice Lorenzin, ministra della Salute, con 91.888 euro. Da notare che il presidente del Senato sopravanza nettamente quella della Camera. Pietro Grasso, alto magistrato in pensione, ha dichiarato nel 2017 321.195 euro di reddito contro i 137.337 euro di Laura Boldrini. Inoltre, il garante del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, ha fatto un bel salto: nel 2017 ha dichiarato 420.807 euro, ben sei volte in più rispetto all’anno precedente. La sua dichiarazione patrimoniale è disponibile alla voce “Tesorieri e dirigenti di partito”, stessa sezione in cui si trova quella dell’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, che nel 2017 ha dichiarato 107.100 euro.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi anche:
Israele attacca l'Iran, appello del G7: "Serve un passo indietro"
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti