Femminismo e tennis, Emma Stone in “Battle of the Sexes”

11 settembre 2017

Green carpet, anziché red carpet, per Emma Stone e Steve Carell, protagonisti del film “Battle of the Sexes” (La battaglia dei sessi), che ripercorre la storica sfida a tennis tra la tennista americana Billie Jean King e l’ex campione in pensione Bobby Riggs, quando per la prima volta una donna batté un uomo sul campo da gioco. L’attrice statunitense Emma Stone, nella premiere al Festival Internazionale del Cinema di Toronto, ha confessato di aver giocato a tennis ininterrottamente ogni giorno per tre mesi per prepararsi a recitare nel film, adattamento cinematografico della celebre partita di tennis avvenuta il 20 settembre 1973 tra la campionessa femminile di tennis e l’ex trionfatore di Wimbledon. Sulla scia della rivoluzione sessuale e dell’ascesa del movimento femminista, quella partita di tennis rappresentò uno degli eventi sportivi televisivi più visti di tutti i tempi, raggiungendo 90 milioni di spettatori in tutto il mondo.

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Ma mentre sul campo la rivalità tra King e Riggs raggiungeva il suo culmine, fuori dal campo ognuno combatteva battaglie più complesse e personali. La vincitrice dell’Oscar per “La La Land”, Emma Stone: “Abbiamo girato solamente una o due scene insieme, con Steve Carell, in “Crazy, Stupid, Love”, poche scene insieme, una o due, dove le nostre storie sono raccontate in parallelo, e la chiamo la nostra “Notte bianca a Seattle””. Lo sceneggiatore, Simon Beaufoy: “E’ stato un grande passo. Un sacco di persone guardarono quell’incontro nel 1973, e dopo quel match tornarono al loro posto di lavoro dicendo ‘Non sarò più pagata di meno dei ragazzi che siedono al mio fianco facendo il mio stesso lavoro’. Quel match ebbe un impatto importante sulla gente”. Ma ancora oggi, almeno sui campi da tennis, quell’uguaglianza resta un’utopia.

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