Femministe 4.0 pazze per Freeda, fenomeno editoriale 100% social

12 settembre 2017

A soli sei mesi dalla nascita ha già un milione di seguaci e si propone come punto di riferimento in Italia per le femministe contemporanee. Stiamo parlando di Freeda, come freedom al femminile, fenomeno editoriale 100% social che da febbraio pubblica contenuti multimediali e articoli su Facebook e Instagram rivolgendosi, come evidenzia il direttore editoriale Daria Bernardoni, soprattutto alle donne tra i 18 e i 34 anni. “E’ un progetto che cerca di intercettare due grandi cambiamenti che sono avvenuti da un lato nel mondo media, dall’altro nella condizione della donna contemporanea. Dal lato mediatico è cambiata completamente la modalità di fruizione dei contenuti, per cui alla televisione si sono sostituiti anzitutto Internet e poi i social network, dal punto di vista poi delle donne, per la prima volta nella storia c’è una nuova generazione di donne che si sente completamente libera e autonoma”. L’idea è che globalizzazione, tecnologia e crisi abbiano rivoluzionato il modo di vivere e di pensare delle donne millennial, creando una generazione profondamente diversa dalle precedenti.

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“Freeda racconta tre valori fondamentali che sono quelli che accomunano questa generazione: la realizzazione femminile, lo stile personale e quella che noi chiamiamo systewood, cioè la realtà per cui le donne si aiutano e sostengono a vicenda, contro tutti gli stereotipi che le vedono invece uniformate a un’unica tipologia esistenziale, la mamma o la manager, e anche a un’unica forma corporea, la modella, o semplicemente le vede spesso rappresentate come ostili l’una con l’altra”. Per mettere in discussione questi stereotipi Freeda racconta storie di donne che hanno rotto le barriere, che hanno inciso per il cambiamento e il 21 settembre a Roma sarà lo stesso suo direttore uno dei protagonisti di Hitalk, evento culturale che porta all’ex Dogana dello Scalo San Lorenzo sei eccellenze italiane.

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