Fi si spacca, tensione su ipotesi candidatura Carfagna

Fi si spacca, tensione su ipotesi candidatura Carfagna
La parlamentare di Forza Italia, Mara Carfagna
17 aprile 2019

Ultime ore per chiudere le liste per le Europee e, dentro Forza Italia, scoppia un nuovo caso. Accade che due deputati, Roberto Occhiuto e Paolo Russo, chiedano ufficialmente a Mara Carfagna la disponibilità a candidarsi per le Europee al Sud. “L’obbligo della doppia preferenza uomo-donna – spiegano – richiede la presenza di candidate forti, capaci di orientare il consenso, e non solo di testimonial locali della nostra battaglia, per quanto brave e qualificate”.

La circoscrizione meridionale è infatti quella su cui gli azzurri puntano in modo particolare per cercare di mantenersi sopra la soglia psicologica del 10%. Il ragionamento di base è che il partito al Nord è in piena sofferenza – causa stradominio Lega – mentre al Sud si potrebbe approfittare del calo del M5s. Non solo, l’obiettivo sarebbe anche quello di affiancare Berlusconi (capolista ovunque tranne che al Centro dove c’è Tajani) con nomi forti che, sfruttando appunto l’obbligo della doppia preferenza di genere, potrebbero contribuire a drenare voti.

Un appello, quello dei colleghi, a cui Mara Carfagna risponde: “Se il partito lo ritiene utile sono a disposizione, come in passato e come sempre”. Il fatto è che Forza Italia continua ad essere un partito dilaniato, spaccato a metà, in cui a regnare sono i reciproci sospetti. Tanto che qualcuno – dietro anonimato – definisce la disponibilità come un “golpe” contro Silvio Berlusconi. Al suo fianco si schierano invece Maria Stella Gelmini, Renato Brunetta e Osvaldo Napoli. Tra chi non vede di buon occhio l’ascesa e la visibilità conquistata dalla ex ministra negli ultimi mesi c’è poi il sospetto che l’obiettivo finale sia quello di conquistarsi un ruolo di coordinatore, commissariando di fatto la vice presidenza di Antonio Tajani. La diretta interessata, però, fa spallucce. “Le inutili calunnie non mi fermano. Andiamo avanti”, scrive in un tweet.

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