Finalmente una legge che tutela i siciliani dall’amianto. L’Ars vota all’unanimità. Le reazioni dei partiti

27 marzo 2014

Via libera dell’Ars alle norme sul rischio amianto. “Una legge che colma una lacuna di almeno vent’anni e ci pone all’avanguardia in Europa, in linea con i paesi piu’ virtuosi come la Germania e la Francia”. E’ il commento a caldo del presidente della commissione Sanita’ all’Ars, Pippo Digiacomo”.  Il testo, composto da 17 articoli è stato votato all’unanimita’. Prevede, tra le altre cose, un piano di smaltimento e bonifica di durata quinquennale con una copertura iniziale di circa 21 milioni di euro, dieci dei quali serviranno alla trasformazione dell’amianto da materiale pericoloso a materiale inerte pronto per il riutilizzo, altri dieci milioni, invece, per la rimozione dei manufatti in amianto ed un milione, nel triennio, sara’ a disposizione dei Comuni per la prevenzione.

“E’ una legge – affermano i deputati M5S – che aspettavamo da 20 anni. Finalmente nel settore viene messo un po’ d’ordine e si fara’ una mappattura dei siti inquinanti in Sicilia, cosa per la quale avevamo presentato anche una interrogazione alla Camera”. Bocciato invece un emendamento dei grillini e che, secondo il deputato Giampiero Trizzino, “prevedeva lo spostamento dell’amianto in impianti di trattamento fuori dalla Sicilia, nell’attesa della realizzazione di quello previsto nell’Isola”. “Invece ora  – prosegue – si raccogliera’ il materiale in un’area di stoccaggio, dove verra’ realizzato l’impianto, col rischio di accumularne grosse quantita’ che, se non trattate bene, potrebbero esporre a eventuali rischi”. Per Marco Falcone e Vincenzo Figuccia, rispettivamente presidente e vice presidente di Fi all’Ars “questa importante legge e’ un atto dovuto per la salvaguardia della salute dei cittadini”.

Soddisfazione manifestano anche i vertici nazionali e regionali dell’Ona Onlus (Osservatorio nazionale amianto). “Si conclude positivamente la vicenda amianto in Sicilia – scrivono in una nota – portando soddisfazione, in un territorio particolarmente interessato dove si era accumulato un ritardo ventennale”.  L’Osservatorio sottolinea inoltre che “il punto principale della legge e’ quello di non dover piu’ esportare dalla Sicilia i rifiuti dell’amianto ma di creare un impianto di inertizzazione per la trasformazione dell’amianto in risorsa economica, l’istituzione del registro regionale degli esposti, ed ex esposti alla fibra killer”. Infine, “tutti lavoratori dell’amianto potranno essere identificati ed iscritti nel registro regionale”.

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