Fitto: “Forza Italia non funziona, dobbiamo tornare a occupare il nostro spazio”

Fitto: “Forza Italia non funziona, dobbiamo tornare a occupare il nostro spazio”
6 novembre 2014

berlusconi-fitto

di Carlantonio Solimene

La sfida ufficiale è alla legge di Stabilità di Matteo Renzi. Quella “reale”a Forza Italia. Nel giorno in cui Silvio Berlusconi incontra per l’ennesima volta il premier con l’intenzione di rinsaldare il “Patto del Nazareno”, Raffaele Fitto si prende tutti i riflettori per provare a scuotere il partito e a riportarlo in una posizione di contrasto totale al centrosinistra. “Dobbiamo tornare a occupare il nostro spazio – spiega – altrimenti è inutile lamentarsi dell’attivismo di Salvini, che fa il suo”. “Forza Italia – continua – in questo momento è una nave con due falle, a destra e sinistra. Se vogliamo tappare queste falle, dobbiamo smetterla di inseguire i due Matteo (Renzi e Salvini, ndr) e ripartire dai nostri contenuti, quelli di cui parlavamo in campagna elettorale”. L’intenzione è quella di mostrare anche “visibilmente” la forza della propria pattuglia. E così, nella saletta di Montecitorio per le conferenze stampa, i parlamentari vicini a Fitto ci sono praticamente tutti. E i “pezzi grossi” sono schierati dietro al tavolo dei relatori. Da Daniele Capezzone a Francesco Paolo Sisto, da Maurizio Bianconi a Rocco Palese.

Fitto parla da leader, rifiuta in modo netto l’ipotesi “scissione”ma al tempo stesso è impietoso nel sottolineare gli errori di Forza Italia. “Ma quello che oggi facciamo qui è costruttivo – spiega – si tratta di un contributo che offriamo al partito e che crediamo sia impossibile da non condividere. Abbiamo già inviato i risultati del nostro lavoro a Berlusconi e ai capigruppo”. Renato Brunetta, che aveva chiesto ai propri deputati di condividere le proposte di emendamento alla legge di Stabilità per “omogeneizzare” le richieste azzurre, qualche minuto dopo commenterà: “Non ho ancora avuto modo di visionare il loro lavoro. Lo farò domani mattina (oggi, ndr), insieme agli emendamenti di tutti gli altri miei parlamentari. Ogni contributo, in ogni caso, è il benvenuto”.

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Il documento preparato da Fitto con l’ausilio del presidente della Commissione Finanze della Camera Daniele Capezzone è preciso e articolato. Sostanzialmente è diviso in tre capitoli: nel primo è sottolineato lo “spread” tra le promesse di Renzi e quanto effettivamente scritto nella legge di Stabilità. Nel secondo è stilata la “Manovra dei sogni”, quella che i forzisti avrebbero scritto se fossero stati al governo. Nel terzo le proposte per migliorare la Legge di Stabilità in discussione, che saranno trasformate in emendamenti entro domani, termine ultimo per presentarli. Nell’elenco si trovano alcune degli storici cavalli di battaglia del berlusconismo: l’aumento del taglio dell’Irap al 30% rispetto al 10 previsto dal governo; la completa abolizione della Tasi sulla prima casa; la cancellazione del bollo auto, “la tassa più odiata dagli italiani”la definisce Capezzone; l’introduzione del principio di compensazione tra i crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pa e le tasse dovute. Un insieme di misure per le quali sono previste anche le coperture: dal recupero totale del Rapporto Cottarelli (tagli per oltre 30 miliardi) alla riduzione degli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni (“una voce che pesa per 130 miliardi” spiega ancora Capezzone). Tutto il contrario, sostiene Fitto, di quanto fatto finora dal governo Renzi. “Che ha promesso di tagliare le tasse per 18 miliardi ma ha solo stabilizzato il bonus di 80 euro, ha promesso tagli alla spesa di 16 miliardi e saranno 5, aveva garantito di ridurre l’Irap di 5 miliardi ma saranno 2,7”.

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Ora andrà verificato come il partito accoglierà l’accelerazione fittiana. L’europarlamentare si augura che il lavoro del suo gruppo “sia recepito – non potrebbe essere altrimenti visti i contenuti – e magari anche integrato”. Ma difficilmente Berlusconi resterà silente di fronte al quadro sconsolante di Forza Italia disegnato da Fitto. Intanto l’attesa assemblea congiunta dei Gruppi – alla quale parteciperanno anche europarlamentari e coordinatori regionali – fissata per le 16 a Montecitorio di oggi è stata rinviata alla prossima settimana a causa dell’allerta meteo. Giovedì prossimo alle 13 ufficialmente in “scaletta”ci sarà il dibattito sulle modifiche dell’Italicum proposte da Renzi e sulle candidature per sbloccare lo stallo della Consulta. Ma la memoria riporta all’ultimo comitato di presidenza, quando Berlusconi impose a Fitto di smetterla di esprimersi contro il partito e di “radunare” i suoi parlamentari. L’ex governatore pugliese ha disobbedito. Peccato mortale nell’universo berlusconiano.

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