Floating Worlds, Biennale di Lione pronta per 14esima edizione

29 agosto 2017

Fin dalla sua fondazione, nel 1991, la Biennale di Lione è stata concepita intorno a una singola parola chiave. E anche per la 14esima edizione il fondatore e direttore artistico Thierry Raspail ha rinnovato questa tradizione concettuale. “Questa volta la parola è: moderno – ci ha detto Raspail a margine della presentazione della Biennale lionese tenutasi a Venezia -. La questione della modernità è centrale oggi, anche in termini sociali, sul tema dell’individualità, della democrazia… In termini di arte contemporanea è ancora più cruciale, perché stiamo vivendo ora una modernità molto più allargata. Per cui la domanda di fondo riguarda il modo in cui possiamo vivere il nostro presente”.

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A immaginare la narrazione intorno all’idea del moderno è stata chiamata come curatrice Emma Lavigne, che ha scelto di intitolare la Biennale “Floating Worlds”, ispirandosi anche alle analisi di Zygmunt Bauman sulla società liquida. “Io voglio indagare la collocazione degli esseri umani nella nostra società – ci ha detto Lavigne – e il modo in cui gli artisti traducono questo sentimento, che secondo me è molto poetico”. L’approccio della curatrice, che ha selezionato molti grandi artisti – da Cildo Meireles a Céleste Boursier-Mougenot, da Camille Norment a Tomas Saraceno – è tutto teso verso una trasversalità che supera le barriere tra i diversi media artistici. “Ho cominciato rileggendo il concetto di modernità da un altro punto di vista – ha aggiunto Emma Lavigne – non più dipinti e sculture, ma ho guardato agli artisti che hanno creato altri tipi di opere. Poteva essere la poesia di Mallarmé, poteva essere l’aria di Parigi messa sotto vetro da Duchamp, oppure il suono e la performance”.

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Partendo da questi spunti e dalla riflessione sul concetto di “Opera aperta” di Umberto Eco, Lavigne ha provato a mettere in equilibrio diversi mondi, fluttuando sopra – e dentro – il contemporaneo. “Può sembrare complesso – ha concluso la curatrice – ma in un certo senso è solo la grande libertà lasciata agli artisti di muoversi tra diverse sensazioni. Dall’arte alla poesia, alla danza, alla musica. Sarà una Biennale con molti ambienti e pezzi immersivi nei quali si potrà anche… Nuotare”. L’appuntamento a Lione è fissato per il 20 settembre, e la Biennale resterà poi aperta fino al 7 gennaio 2018.

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