Flusso migranti non si arresta, da Libia oltre 1000 profughi in due giorni

Flusso migranti non si arresta, da Libia oltre 1000 profughi in due giorni
10 giugno 2018

Due giorni di sbarchi e soccorsi nel Mediterraneo per far fronte alla partenza di oltre 1000 libici verso le coste europee. Nei porti di Reggio Calabria e di Pozzallo ieri sono state tre le navi approdate con a bordo circa 500 profughi. Nella notte altre 600 persone sono state soccorse e trasbordate sulla nave Aquarius, unica ong al momento presente nel Mediterraneo che, al momento, ha raccolto 629 rifugiati, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte.

“Una notte estremamente intensa nel Mediterraneo centrale, con sei diverse operazioni di salvataggio” ha scritto stamane in un tweet Medici senza frontiere. Che ha aggiunto: “Il soccorso di due gommoni e’ diventato critico quando uno dei due si e’ distrutto nel buio, lasciando oltre 40 persone in acqua. Da queste due imbarcazioni abbiamo soccorso 229 persone”. Coinvolte nei soccorsi della notte anche tre navi mercantili (Vos Thalassa, Everest e Jolly Vanadio) oltre la Aquarius e tre motovedette classe 300 della Guardia Costiera italiana di base a Lampedusa. “Se qualcuno pensa che si ripetera’ un’estate con sbarchi, sbarchi e sbarchi senza muovere un dito, non e’ quello che faro’ come ministro. Non staro’ a guardare” aveva detto ieri il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini, durante una diretta Facebook.

Ieri mattina era giunta a Reggio la Sea Watch 3, la prima a sbarcare con il nuovo governo e con a bordo 232 migranti. Il giorno prima Salvini aveva tuonato contro Malta, responsabile di aver negati gli aiuti all’Italia. Versione confermata ieri dalle stesse ong. E su questo una conferma e’ arrivata dal comandante della nave SeeFuchs che ha raccontato agli uffici di Frontex a Pozzallo le modalita’ del soccorso. “Sea-Watch e’ rimasto nelle immediate vicinanze di Seefuchs per piu’ di 24 ore per offrire assistenza all’NGO Sea Eye, nel tentativo di effettuare un trasbordo reso impossibile dal peggioramento delle condizioni meteorologiche”. In tutto questo Malta avrebbe negato qualsiasi tipo di sostegno.

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