Fondi Lega, sì a sequestro quinto vitalizio Bossi

Fondi Lega, sì a sequestro quinto vitalizio Bossi
L'ex segretario della Lega, Umberto Bossi
24 gennaio 2019

Si’ al sequestro del quinto del vitalizio da ex parlamentare europeo a Umberto Bossi, nell’ambito del procedimento sulla truffa ai danni dello Stato per i rimborsi elettorali per 49 milioni. Lo ha confermato la seconda sezione penale della Cassazione come si legge nelle motivazioni circa la decisione presa in camera di consiglio lo scorso 30 novembre.

La Suprema Corte ha giudicato inammissibile il ricorso della difesa del senatur contro l’ordinanza del riesame di Genova che, nel febbraio 2018, aveva confermato il sequestro del quinto del vitalizio, facendo invece salva l’indennita’ percepita come senatore. Secondo il riesame, e’ vero che non possono essere sequestrati, come sostiene la difesa di Bossi, beni futuri, ma i vitalizi sono “diritti di credito gia’ maturati, certi e condizionati alla sola perdurante esistenza in vita dell’imputato”, “costituendo mera modalita’ di pagamento la corresponsione in rate mensili”. Sul punto, in sentenza, la Cassazione non si pronuncia. Ha infatti ritenuto tardivo il ricorso, perche’ pervenuto dopo il termine dei 15 giorni.

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