Formazione, rischio precarizzazione

27 maggio 2014

”La modifica all’emendamento governativo sui rapporti di lavoro degli operatori della Formazione che dovranno occuparsi delle azioni del Piano Giovani, approvato oggi in commissione Lavoro all’Ars, dovrà essere ulteriormente perfezionata in Aula per scongiurare l’uso improprio della norma, che aprirebbe il rischio di precarizzazione degli operatori degli Sportelli mediante l’uso del lavoro in affitto attraverso agenzie di lavoro. Parecchi parlamentari contattati dal sindacato che ha segnalato la svista, hanno espresso subito la disponibilità ad intervenire in aula per correggere opportunamente il testo”. Ad affermarlo è Giovanni Migliore, segretario Cisl Scuola con delega alla Formazione professionale, nel giorno dello sciopero del settore. Oggi circa 800 lavoratori hanno manifestato davanti l’Ars in occasione del sit-in organizzato da Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola.

”Quest’ultima formulazione dell’emendamento, una volta approvata dall’Ars, obbliga il Ciapi di Priolo ad assumere esclusivamente con rapporto di lavoro subordinato a termine” spiega Migliore. Ed è il punto ottenuto oggi dai sindacati e dai lavoratori incontrando i deputati della commissione Lavoro e della commissione Bilancio dell’Ars. In questo modo i sindacati stanno scongiurando ogni ipotesi di precarizzazione. ”Non siamo certi dell’approvazione finale della nostra richiesta che ha lo scopo di migliorare la tutela dei lavoratori – spiega Migliore – verificheremo tutti i passaggi affinché il testo per noi utile possa passare, così come richiesto, in aula”. I sindacati hanno chiesto, inoltre, provvedimenti urgenti per la garanzia sul futuro dei lavoratori. Le attività formative, infatti, cesseranno il 7 giugno: “bisogna fare presto per garantire la continuità e per sbloccare il pagamento di tutti gli arretrati” dice Migliore.

Leggi anche:
Pensioni, oltre la metà ha un importo mensile sotto i 750 euro

I sindacati chiedono l’immediata individuazione di soluzioni al ritardo delle erogazioni dei finanziamenti dai quali dipendono i ritardi nei pagamenti dei lavoratori senza stipendio da 12 a 24 mesi. Ancora le parti sociali puntano ad ottenere prospettive per il settore che garantiscano l’occupazione e il mantenimento del lavoro per gli operatori attraverso l’avvio del piano formativo ordinario; l’accelerazione delle procedure per l’avvio delle attività della filiera Istruzione e Formazione Professionale; la chiusura dei rendiconti e l’erogazione dei saldi per consentire il pagamento degli stipendi dei lavoratori per tutte le annualità pregresse”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti