Francia, cresce voglia di astensione al voto a destra e sinistra. L’incubo di Macron

Francia, cresce voglia di astensione al voto a destra e sinistra. L’incubo di Macron
29 aprile 2017

L’astensione e le schede bianche sono le due incognite che potrebbero impensierire Emmanuel Macron, ad oggi ancora saldamente in testa nei sondaggi. E se, dal 1974, la partecipazione è sempre stata più forte al secondo turno delle elezioni presidenziali, quest’anno le cose potrebbero andare diversamente. Secondo l’ultimo sondaggio dell’istituto IFOP, l’affluenza il 7 maggio potrebbe scendere al 71%, pari a circa 7 punti in meno rispetto al primo turno del 23 aprile (77,8%). Ad eccezione delle elezioni del 1969, sottolinea Le Figaro in una lunga analisi, una astensione vicina al 30% sarebbe una eccezione nella storia della V repubblica. Certo è che il secondo turno non è comparabile al primo perché molti elettori non si riconoscono nei due finalisti e mai come quest’anno la tentazione all’astensione è in crescita ma sia a destra che a sinistra. Nel PrésiTrack di Opinionway per Radio Classique e Les Échos, la percentuale degli elettori di Mélenchon che sceglieranno di astenersi o di votare scheda bianca è salita dal 23% al 45% dal 24 aprile al 28 aprile mentre la percentuale orientata verso Macron (dal 55% al 40%) e verso Le Pen (dal 22% à 15%) è calata.

A destra, stessa musica. La percentuale degli elettori di François Fillon che si asterrà è passata dal 18% al 28% mentre quella che voterà Marine Le Pen si è abbassata dal 38% al 29%. Nelle intenzioni di voto, lo scarto del 20% fra Marine Le Pen e Emmanuel Macron, anche se tende leggermente a restringersi, resta notevole, tanto più che il candidato di En Marche! parte con un vantaggio di un milione di elettori al termine del primo turno. Emmanuel Macron sta perdendo qualche punto percentuale, ma più a causa dell’astensione e non della candidata frontista, che sembra far incetta di voti solo con gli elettori di Dupont-Aignan. Oggi un dato ancora più certo dopo l’endorsement di Marine Le Pen da parte del candidato della France Debout che al primo turno ha ottenuto il 4,75% dei suffragi. Per il presidente della Francia, Francois Hollande, il ballottaggio sarà una “scelta europea”. La scelta di Macron “non dovrebbe essere argomento di discussione per le forze repubblicane: il 7 maggio, scegliamo la scheda Macron che è quella che sbarra il passo all’estrema destra”. Il presidente uscente si è anche detto “convinto che Emmanuel Macron sarà un buon partner per la Germania perché difenderà gli interessi” sia della Francia che dell’Europa.

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