Frode fiscale, Gdf scopre truffa da 15 milioni. A Roma 11 denunciati

Frode fiscale, Gdf scopre truffa da 15 milioni. A Roma 11 denunciati
21 aprile 2018

I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno scoperto una frode fiscale nel settore degli elettrodomestici e hi-tech di oltre 15 milioni di euro, messa a segno da una banda con base ai Castelli Romani, ma con proiezione su tutto il territorio nazionale. Undici – tra amministratori di diritto e di fatto avvicendatisi nel tempo alla guida di varie societa’ – le persone denunciate all’autorita’ giudiziaria di Velletri per i reati di frode fiscale, riciclaggio e bancarotta fraudolenta. Per alcune societa’ coinvolte nella frode, la Procura di Velletri ha avanzato istanza di fallimento per l’elevata esposizione debitoria nei confronti del fisco. Le indagini, durate circa un anno ed eseguite anche con intercettazioni telefoniche, sono partite inizialmente per far luce su un giro di truffe da parte di alcune persone che acquistavano merci, fittiziamente destinate a societa’ residenti all’estero, pagandole con assegni falsi o rubati per poi cederle in nero ad altri imprenditori nazionali compiacenti: numerosi i fornitori vittime dell’organizzazione, i cui crediti per importi considerevoli non venivano mai saldati.

Tale modus operandi era agevolato dalla costituzione di una ramificata rete di societa’ ‘fantasma’ fra cui molte solo formalmente collocate in Paesi dell’Est europeo – cui venivano preposte ‘teste di legno’, tutti pluripregiudicati – in realta’ riconducibili ai dominus dell’organizzazione. Gli accertamenti delle Fiamme gialle della Compagnia di Velletri sono culminati nell’operazione ribattezzata “White Paper” che, con la collaborazione della Polizia di Stato del Commissariato di Ottana (Nuoro), ha visto l’esecuzione di diverse perquisizioni anche in altre province italiane, con il ritrovamento di documentazione contabile ed extracontabile utile alla ricostruzione dei fatti, oltre ad assegni rubati e documenti falsi, due divise dei vigili del fuoco, armi illegalmente detenute, chiavette Usb, token per la movimentazione di capitali all’estero e alcuni personal computer.

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