Fumo passivo killer, da bimbi aumenta mortalità anche a non fumatori

Fumo passivo killer, da bimbi aumenta mortalità anche a non fumatori
29 aprile 2020

Anche chi non ha mai toccato una sigaretta ha un maggior rischio di morire da adulto per problemi respiratori se è cresciuto in una casa dove invece si fumava. Lo ha scoperto uno studio della American Cancer Society pubblicato dall’American Journal of Preventive Medicine.

I ricercatori hanno sottoposto a questionari sull’esposizione al fumo oltre 70mila persone che non avevano mai fumato, che avevano fra i 50 e i 74 anni all’inizio dello studio, e che sono state seguite per 22 anni. Chi viveva con un fumatore durante l’infanzia ha mostrato una mortalità aumentata del 31% per broncopneumopatia cronico ostruttiva (Bpco) rispetto a chi non aveva fumatori in casa, un tasso che corrisponde ad un aumento di sette morti ogni centomila persone esaminate. Anche vivere con un fumatore da adulto ha conseguenze gravi, spiegano gli autori, con un aumento del 9% della mortalità per tutte le cause, del 27% di morte per ischemia cardiaca, del 23% per ictus e del 42% per Bpco. “Lo studio – concludono – conferma la necessità di ridurre l’esposizione al fumo passivo lungo tutta la vita”.

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