Gattuso ‘ringhia’ subito: “A Benevento una finale di Champions League”

Gattuso ‘ringhia’ subito: “A Benevento una finale di Champions League”
Rino Gattuso allenatore Milan
28 novembre 2017

Il carattere è quello di sempre, aggressivo e concreto, forse quello che è mancato al Milan in questo avvio di stagione. Rino Gattuso non a caso è stato soprannominato ‘ringhio’, proprio perché in campo non lasciava nulla di intentato. Il suo compito sarà anche quello di trasferire un po’ del suo carattere ai giocatori rossoneri apparsi timidi in questa prima parte di stagione. “Io oggi non guardo la classifica, vivo alla giornata – ha detto Gattuso nel corso della conferenza stampa di presentazione – La gara di Benevento deve essere come una finale di Champions League. C’è bisogno di riuscire a cambiare ed ad avere maggiore consapevolezza. Per giocare a San Siro si deve stare bene a 360 gradi. A livello mentale bisogna dare qualcosa in più a questi ragazzi, questa è la priorità”. E’ ovvio che il nuovo tecnico non stravolgerà quanto impostato da Vincenzo Montella, anche se il tecnico ammette che il suo credo calcistico differisca da quello dell’aeroplanino: “Giocheremo con al difesa a tre. Ho avuto un ottimo rapporto con Montella, anche se alcuni concetti di gioco sono diversi -aggiunge Gattuso-. Montella ama il palleggio, anche a me piace ma poi dobbiamo verticalizzare”. L’ex tecnico del Palermo parla anche di mercato e analizza le scelte estive della società: “Questa squadra può fare di più. Dobbiamo diventare squadra e scendere in campo da squadra, coprire il campo, dimostrare di saper soffrire e di essere una squadra quadrata. Serve uno spirito battagliero, anche se questo non basta perché serve anche la qualità e qui ce n’è tanta”. Non nasconde, poi, la sua emozione nel rivestire un ruolo così importante. A prescindere dalla posizione di classifica, il Milan è sempre il Milan: “Provo le stesse emozioni che avevo da giocatore -assicura il campione del mondo 2006-. Quando entro a Milanello mi sembra di essere in paradiso. Ci sono tanti bei campi che c’è l’imbarazzo della scelta. Io amo il mio lavoro, lo faccio con passione. Il mio sogno continua, allenare in una società così è un privilegio”.

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