Gemme, saremo veloci a costruire il ponte di Genova. Toti, non sara’ facile

Gemme, saremo veloci a costruire il ponte di Genova. Toti, non sara’ facile
Claudio Gemme, il manager di Fincantieri dimissionario prossimo commissario
29 settembre 2018

Una squadra, subito. Poi impegno. E velocita’ nelle decisioni e nell’esecuzione. Intanto le dimissioni di Claudio Gemme, 71 anni, ex Finmeccanica e ex Ansaldo, oggi presidente di Fincantieri Sistemi integrati, sono gia’ sul tavolo dell’azienda in attesa che, magari tra una decina di giorni, venga perfezionato l’incarico di Commissario straordinario per la ricostruzione di Ponte Morandi. Un incarico per il quale Gemme ha gia’ dato la disponibilita’ e che lo vede pronto a partire con le idee molto chiare. Per prima cosa, anche se 8 mesi gli sembrano “un po’ pochi” promette velocita’ di esecuzione.

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“Il decreto l’ho letto e riletto, potro’ esprimermi solo quando entrero’ nel dossier e cerchero’ di capire quali sono i processi migliori per semplificare le attivita’. Dobbiamo fare un percorso veloce”, ha detto oggi sottolineando comunque che adesso non puo’ “prevedere tempi”. Certo e’ che ha gia’ ben chiare le cose da fare: “la prima cosa e’ una buona squadra – ha detto ancora -, un team di persone che andranno selezionate adeguatamente”, una scelta che “spettera’ al sottoscritto e alle componenti del governo. Poi bisognera’ esaminare il progetto e vedere quale sara’ la costruzione piu’ opportuna e poi appianare le opere.Questa sara’ la sequenza. Delicato e’ anche il tema della demolizione, ma non ho esaminato ancora questo dossier. Quel tema che andra’ esaminato per capire come agire”.

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Per quanto riguarda la possibile attribuzione delle opere a Fincantieri, anche in questo caso Gemme ha le idee chiare: “Fincantieri ha competenze, capacita’ e grande valore storico. Penso che potrebbe sicuramente fare il lavoro. Sono abituato a esaminare un progetto e vedere se all’interno ci sono competenze adeguate per effettuarlo. Il tema vero e’ la valutazione del tipo di realizzazione che bisogna fare”. Il nome di Gemme piace al governatore Giovanni Toti: “e’ un segnale di attenzione alla citta’” ma, ammonisce, “non avra’ vita facile”. Sul fronte giudiziario, oggi interrogatorio di Bruno Santoro, il dirigente della Divisione 1 della Direzione generale del Mit che ha risposto al pm: “Sono molto provato da tutta questa vicenda anche perche’ io con il progetto di retrofitting non c’entro nulla. Sono arrivato alla Divisione 1 il 23 marzo 2018, quando ormai l’iter di approvazione era gia’ concluso. Il progetto non e’ mai passato dalla Divisione 1 – ha detto -. L’ho visto solo quando sono stato nominato in commissione speciale”.

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