Il genio di Picasso protagonista a Roma

21 dicembre 2017

Descrive il viaggio che il grande artista catalano compì nel periodo della prima guerra mondiale proprio nella capitale italiana, la bellissima mostra in corso alle Scuderie del Quirinale e visitabile fino al 21 gennaio 2018, nella quale si scopre un Picasso inedito, quello figurativo, modernista, puntinista, sperimentatore di un inaspettato classicismo dopo essere stato il geniale fondatore della corrente universalmente nota come Cubismo.

Il viaggio in Italia non ha soltanto segnato una svolta che lo portò a un’ulteriore maturità artistica, lui che a 36 anni era già affermato e richiesto in tutta Europa, bensì anche quella personale perché fu proprio in occasione della preparazione delle scenografie, dei costumi e del sipario dello spettacolo Parade del Ballet Russes, che conobbe Olga Khokhlova di cui si innamorò al punto di farla diventare soggetto di molti ritratti oltre che sua moglie.

Il percorso espositivo inizia proprio dal suo arrivo in Italia, nel 1917, e mostra chiaramente una scoperta dello stile Neoclassico da cui si lascia sorprendentemente ispirare dopo anni in cui la sua anima ribelle lo aveva condotto a raffigurare la realtà con un uno stile singolare e strano, attraverso forme cubiche e prospettiva completamente distorta, che prese appunto il nome di Cubismo. Questo nuovo orientamento verso il realismo figurativo è evidente in tutti i ritratti delle maschere della commedia dell’arte, tra cui Arlecchino e Pulcinella sembravano essere i suoi favoriti, nei quali emerge una nuova esigenza di attenersi alla realtà per descriverne la singolarità e teatralità dei tratti e dei costumi. Nel suo viaggio a Napoli infatti resta particolarmente colpito dagli spettacoli dedicati a questi due celeberrimi personaggi che tanto lo divertivano e incuriosivano, fino a indurlo a cercare di capirne i doppi sensi e le battute comiche, lui che all’epoca parlava solo lo spagnolo e il francese.

Negli anni giovanili Picasso aveva trascorso molti anni a Parigi, città dove la linfa vitale artistica sembrava scorrere come un fiume in piena e dove conobbe molti suoi colleghi, Degas, Sisley, Pizarro, Cézanne, Matisse, Rousseau, Braque, e durante lo scoppio della prima guerra mondiale si trovava in vacanza ad Avignone così fu costretto a separarsi dai suoi amici tutti preoccupati di mettersi al riparo dal conflitto. Lui, essendo cittadino spagnolo, rimase a Parigi dove conobbe un giovane Jean Cocteau, che lo coinvolse nella realizzazione di sipari, scene e costumi per Parade, il balletto che stava realizzando per la famosa compagnia dei Ballett Russes di Sergej Pavlovič Djagilev. Fu quello il motivo per cui entrambi il 17 febbraio 1917 partirono direzione Roma dove la compagnia aveva in programma una serie di spettacoli. In città Picasso ebbe l’opportunità di conoscere i futuristi e gli artisti della Secessione e di venire a contatto con l’arte rinascimentale e classica. Successivamente proseguì il suo viaggio in Italia spostandosi a Napoli, Firenze e Milano. La prima sala della mostra alle Scuderie del Quirinale è dedicata proprio a questa sperimentazione stilistica del maestro, momento in cui si allontanò temporaneamente dal Cubismo per poi riavvicinarvisi con una nuova consapevolezza a partire dagli anni Venti in avanti. Nei suoi ritratti di quel periodo, oltre a quelli in cui è raffigurata la sua musa Olga, protagonisti sono gli attori e i ballerini della compagnia, in cui ciò che lo colpì di più fu proprio la fluidità dei movimenti, la morbidezza delle pose che poi fece propri e riprodusse anche nello stile pittorico di cui fu fondatore. Dipinti come Donna seduta che si asciuga il piede, la Grande bagneuse e Trois femme à la fontaine sono chiare testimonianze di una contaminazione che non potrà più prescindere dal suo percorso di lì in avanti.

Il secondo piano della mostra è invece ricco di testimonianze, cartoline, corrispondenza tra Picasso e suoi amici artisti francesi, studi per la realizzazione dei costumi di scena di Parade e per il maestoso sipario esposto a Palazzo Barberini, seconda tappa dell’esposizione dedicata al maestro del Cubismo, e poi i pastelli su carta eseguiti a Montreau come Gueridòn e chitarra davanti a una finestra, Composizione con bicchiere e pipa, tenui, solari, morbidi come la serenità che visse sia grazie al viaggio compiuto sia grazie alla presenza di Olga nella sua vita. Un affascinante itinerario insieme all’artista quello della bellissima esposizione in corso a Roma, dal titolo Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925, curata da Olivier Berggruen in collaborazione con Anunciata von Liechtenstein e realizzata grazie ai prestiti dei più importanti musei del mondo, dal Musée Picasso e dal Centre Pompidou di Parigi alla Tate di Londra, dal MoMa e dal Metropolitan Museum di New York al Museum Berggruen di Berlino, dalla Fundació Museu Picasso di Barcellona al Guggenheim di New York, oltre che delle più importanti collezioni private. Impossibile andare a Roma e non lasciarsi conquistare dal genio artistico di uno dei più grandi maestri del Novecento e, a dirla tutta, la mostra varrebbe già da sola la programmazione di un week end nella città eterna.

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PICASSO. TRA CUBISMO E CLASSICISMO 1915-1925

Scuderie del Quirinale

Via XXIV Maggio 16, Roma

 

ORARI:

Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00
Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
Orari di apertura al pubblico durante le festività 2017 
24 e 31 dicembre dalle ore 10 alle ore 15
25 dicembre e 1 gennaio dalle ore 16 alle ore 20
26 dicembre dalle ore 10 alle ore 20
6 gennaio dalle ore 10 alle ore  22.30

 

COSTI

Tutti i biglietti includono l’audioguida in italiano, inglese e francese

Intero € 15,00
Ridotto € 13,00
Ingresso gratuito fino ai 18 anni

 

CONTATTI

Telefono: +39 06 81100256
Email: info@scuderiedelquirinale.it

Sito web: www.scuderiedelquirinale.it

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