Genitori Renzi al gip: “Non amministriamo più società”

Genitori Renzi al gip: “Non amministriamo più società”
Tiziano Renzi
26 febbraio 2019

“Non le amministriamo piu’, siamo fuori da ogni incarico”. Anche dicendo questo al giudice Angela Fantechi, i genitori dell’ex premier, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, sperano da ieri pomeriggio di riconquistare la loro liberta’. Laura Bovoli, interrogata prima del marito, ha detto di essersi “dimessa dalla Eventi 6”, dove figurava come amministratrice, il 20 febbraio. La Eventi 6 e’ la societa’ di famiglia dei Renzi. Invece il marito al giudice ha detto di essersi “cancellato dall’iscrizione agli agenti di commercio”. E’ cosi’ che di fatto i coniugi Renzi hanno detto di non lavorare piu’ e sono due “pensionati”, come hanno detto al gip quando chiedeva loro che professione svolgono attualmente.

Intanto anche stasera Matteo Renzi ribadisce “il massimo rispetto per i magistrati” ma “chiedo che per i miei genitori si vada subito a processo”. “Se sono pensionati e si sono anche dimessi da ogni ruolo societario, si azzera il pericolo di avvalersi dell’attivita’ di altre cooperative”, spiegava l’avvocato difensore Federico Bagattini. Cooperative esterne a cui la Eventi 6 distribuiva il lavoro (soprattutto consegna volantini a domicilio) cioe’ Delivery Service, Europe Service e Marmodiv di cui i coniugi Renzi hanno dovuto parlare nei loro interrogatori. “Era la nostra filosofia affidarsi ad altre ditte, poi dovevamo verificare come lavorassero coi clienti”, hanno spiegato i Renzi al giudice, chiarendo un passaggio dell’ordinanza – ma c’e’ anche nell’accusa della procura – in cui si evidenziano ‘uomini di fiducia’ piazzati nelle altre societa’, peraltro indagati in concorso coi Renzi nell’inchiesta. Il mercato cui si rivolgevano le ditte dei Renzi e’ un mercato dei servizi definito “volatile”, dove i contratti hanno un corto respiro, incarichi di poche settimane, spesso in concomitanza con campagne pubblicitarie e promozionali.

Leggi anche:
Giulio Regeni: torture e brutalità emergono dall'autopsia

“Per questo – e’ stato spiegato – ci si avvale di altri soggetti che svolgono questa forma di servizi, o altre societa’ o cooperative, dato che la Eventi 6 non puo’ sostenere l’onere delle assunzioni di un certo numero di dipendenti”. A questo riguardo i difensori – oltre al ritiro dalle attivita’ gestionali, ‘in pensione’ – hanno fatto pesare anche la circostanza che il 31 dicembre 2018 e’ scaduto il contratto di Esselunga, per la distribuzione di materiali promozionali, che i Renzi avevano affidato alla Marmodiv per gli aspetti operativi. Reciso anche questo legame tra Eventi 6 e cooperative nel ciclone dell’inchiesta, i due coniugi di Rignano sull’Arno sperano di tornare liberi poiche’ secondo i loro avvocati la possibilita’ di reiterare i reati di cui sono accusati risulta adesso completamente azzerata. Non e’ pero’ stata convinta la procura di Firenze. Al gip subito stamani il procuratore Giuseppe Creazzo e l’aggiunto Luca Turco ha dato parere negativo sulla richiesta di revoca dei domiciliari. Il giudice Angela Fantechi ha cinque giorni per decidere in merito.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti