Genova, Gabrielli: “Piena emergenza, previsioni non confortanti”

Genova, Gabrielli: “Piena emergenza, previsioni non confortanti”
11 ottobre 2014

Situazione critica a Genova e provincia dopo il violento nubifragio della notte scorsa, con il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, che ha avvertito che permane lo stato di “emergenza” considerato anche che le previsioni per le prossime ore non sono confortanti. “Siamo ancora in piena emergenza – ha detto Gabrielli -, le previsioni per le prossime ore non sono confortanti sia per la giornata di domani che per quella di lunedì. Tutti gli sforzi delle strutture di protezione civile del territorio devono essere finalizzati a gestire queste situazioni e ad informare i cittadini”. La situazione, dunque, è critica non solo a Genova ma in tutta la provincia. Squadre e mezzi della viabilità provinciale sono impegnati in Valle Scrivia per riaprire a senso unico alternato la strada provinciale 226 a Ponte di Savignone, dove la piena del torrente Scrivia ha aperto un varco nel muro di sostegno, portandosi via 50 metri cubi di materiale sotto la carreggiata.

A Casella la furia dello Scrivia ha demolito un centinaio di metri del muro d’argine della variante che corre parallela al torrente. Il transito è deviato sulla viabilità comunale di Casella e per ricostruire il muro secondo le prime stime, servirà una somma intorno ai 400 mila euro. In Val Fontanabuona sono in corso gli interventi di sgombero di una frana che si è abbattuta nella notte sulla provinciale 23 della Scoglina a Favale di Malvaro e i tecnici contano di riaprire la strada nelle prossime ore. Restano chiuse al momento le provinciali 62 a Torriglia, la 15 del Brugneto a Conio Aveno, dove l’alluvione ha quasi cancellato 40 metri di carreggiata, la 21 di Neirone, dove sono stati demoliti un centinaio di metri di asfalto, la 20 di San Marco d’Urri e la 586 della Val d’Aveto nel Comune di Borzonasca per un altro grosso cedimento della carreggiata.

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Nel levante genovese è stata invece già riaperta la provinciale 30 di Camogli dopo gli allagamenti della notte. Uomini della Provincia sono in azione anche sulla provinciale 333 di Uscio per rimuovere pietre e alberi caduti sulla carreggiata. A Carasco e Gogorno, nell’entroterra di Chiavari, le piene nel bacino del fiume Entella impongono, per motivi di sicurezza, il mantenimento della chiusura al transito dei ponti di Comorga sulla provinciale 225 e di Caperana sulla provinciale 33.

“Purtroppo – affermano i tecnici della provincia – la notte scorsa le barriere di chiusura di questi ponti sono state vandalizzate e abbattute da qualcuno che irresponsabilmente ha messo a rischio in questo modo la propria e l’altrui sicurezza, obbligandoci a ripristinarle con squadre che avrebbero potuto meglio essere impiegate sul territorio in questi giorni di estrema difficoltà”.

Intanto a Genova sono giunti in mattinata 30 militari dell’esercito del Secondo Reggimento genio pontieri di Piacenza per iniziare le attività in soccorso della popolazione impiegando i mezzi e le attrezzature in dotazione al reparto.

Il plotone dell’esercito, in particolare, chiarisce una nota, impiegherà mezzi tattici per il trasporto del personale e mezzi speciali idonei al ripristino della viabilità tra cui terne ruotate, gruppi elettrogeni, motopompe idrovore e torri di illuminazione campali.

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