Gentiloni in Ghana rilancia: “Grandi opportunità per l’Italia”

28 novembre 2017

Tuta ignifuga arancione, caschetto giallo, occhiali protettivi, guanti, megafono per un discorso improvvisato. Paolo Gentiloni, in un look inedito, ha chiuso oggi sulla Fpso (piattaforma petrolifera galleggiante) ‘Kufuor’ dell’Eni, al largo delle coste del Ghana, la terza tappa del suo viaggio in Africa. Domani mattina il premier partirà per Abidjan, in Costa d’Avorio, per partecipare al summit tra Unione africana e Unione europea. E sulla piattaforma flottante che trasforma il petrolio e che dal prossimo anno fornirà anche gas al Paese africano ha ripreso i temi legati all’impegno economico e cooperativo con il continente, in cui per l’Italia, secondo il premier, ci sono opportunità sempre maggiori. “Vedendo questa Fpso – ha detto Gentiloni, accompagnato dall’ad di Enel Claudio De Scalzi e dal vicepresidente Lapo Pistelli – penso che siamo tutti orgogliosi di quello che abbiamo realizzato, lo siamo come italiani, perchè l’Eni è una grandissima azienda italiana. C’è la grandissima soddisfazione di una installazione realizzata in appena 29 mesi, che è stata realizzata nella massima sicurezza, non ha avuto incidenti nella sua realizzazione e già oggi contribuisce con il petrolio e contribuirà con il gas all’incremento di utilizzo di energia per un Paese importante come il Ghana”.

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“Gas e rinnovabili – ha sottolineato De Scalzi – insieme sono una formula vincente nella transizione verso un futuro energetico sostenibile. In Ghana, e più in generale in Africa, sono anche la chiave per garantire un sempre maggiore accesso all’energia. Per questo sono nel cuore della nostra strategia di sviluppo”. Eni è presente in Ghana dal 2009 e con la Kufuor produce 45 mila barili di olio al giorno. Inoltre con Eni Foundation ha investito 8,4 milioni di dollari con interventi in campo sanitario che toccano 380 mila persone. Economia e cooperazione sono stati anche i temi al centro del colloquio di stamani tra il premier e il presidente del Ghana Nana Akufo-Addo. Oltre alla presenza nel settore petrolifero e dell’energia, ha sottolineato Gentiloni, i due Paesi possono collaborare “in molti altri settori” non solo con i grandi player ma anche con le piccole e medie imprese, tanto che “l’Italia ha concesso una linea di credito da 25 milioni per lo sviluppo di macchinari” per le Pmi ghanesi. Il presidente del Consiglio (che in questi giorni si è sempre tenuto a distanza dai temi della politica interna italiana) si appresta quindi a chiudere il suo viaggio al summit afro-europeo, dove saranno presenti, tra gli altri, anche la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron. E ad Abidjan il premier rinnoverà la sua convinzione della necessità di una politica e di una strategia dell’Ue in Africa, continente in cui, aveva detto ieri, “si gioca il futuro” dell’Europa. askanews

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